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sabato 25 luglio 2009
Bassolino non accetti l'incarico di commissario
Regione Campania - A quanto il commissariamento dell'aria che respiriamo? Forse è arrivato il momento di smetterla con questa prassi, ormai tristemente consolidata, che finisce per creare per ogni emergenza e ogni dissesto, dei megacarrozzoni mostruosi e inutili che si celano dietro il nome di "commissariamento". L'esperienza pregressa non ha insegnato nulla. Purtroppo".Queste le dichiarazioni del capogruppo regionale de La Sinistra Tonino Scala. "Il decreto del Consiglio dei Ministri di stamani, è l´ennesima prova che non si vogliono risolvere sul serio i problemi. I Rifiuti, gli scavi di Pompei, il dissesto idrogeologico, le frane di Sarno e Bracigliano e Quindici, l´emergenza Sarno, e chi più ne ha più ne metta, sono tutti sotto una gestione commissariale. Ciò dimostra che non c'è la volontà politica di affrontare le questioni, ma si utilizzano i disastri solo per metter in piedi nuovi carrozzoni politici-clientelari. Nella fattispecie questo sciagurato commissariamento è ingiusto e indegno"."Oltre il danno pure la beffa". - Spiega il capogruppo - "Il danno perché esiste una disparità fra regioni che vede penalizzata la Campania rispetto alle regioni del nord in quanto nel riparto nazionale, per la sanità ha assegnato meno fondi; la beffa, perché questa regione da anni per colmare il "buco" e rientrare dal deficit dovuto oltre che a una pessima gestione della sanità per il passato, a un´innegabile carenza di fondi, da tempo aumenta Irap e Irpef. In poche parole i cittadini non solo subiscono i danni provocati dal deficit sanitario che spesso li priva dei servizi essenziali, ma devi anche pagare l´ingiusta gabella. Lo Stato è debitore nei confronti della Regione Campania di quasi due miliardi di euro e sono soldi dei cittadini campani"."Il commissariamento è un atto ignobile, razzista nei confronti dei cittadini campani: sei milioni di cittadini devono contribuire a pagare errori non loro senza nemmeno ricevere servizi. Il diritto alla salute - continua Scala - non si può considerare solo sotto l'aspetto economico. Ripianare il deficit sanitario per la Campania è un imperativo categorico. Ma evitare tagli e penalizzazioni da parte del Governo centrale è altrettanto categorico perché dietro ogni taglio c'è un servizio in meno per utenti di una regione, come la nostra, già fin troppo bistrattata."Salvini fa il coretto, il Governo fa i fatti.- conclude Tonino Scala - L´intera Regione Campania alzi la voce rispetto all´atto inqualificabile e discriminatorio del commissariamento della sanità e impugni l´atto davanti agli organi competenti".
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