Sequestri a Marina di Cassano
Piano di Sorrento - Operazione della guardia costiera sulle aree demaniali del borgo di Marina di Cassano dove frequenti segnalazioni denunciano una intensa attività di occupazione degli arenili da parte di privati ed operatori del posto a discapito della spiaggia libera. Nell’ambito di un doppio intervento i militari della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia unitamente al personale della polizia di Stato hanno eseguito ispezioni a tappeto su arenili, porto turistico, aree di nuova fabbricazione per ampliamento del molo, zone esterne ed interne di rimessaggio imbarcazioni, denunciando 3 persone ed elevando sanzioni amministrative per circa 10mila euro. Al termine delle verifiche la guardia costiera ha rilevato numerose infrazioni per occupazione abusiva di aree del demanio marittimo sequestrando una serie di natanti, imbarcazioni da diporto e da pesca, selle e scali di alaggio e materiali di cantiere che da mesi precludevano un’area di oltre 500 metri quadrati destinata alla libera fruizione da parte dei cittadini. Tutti gli accertamenti sono stati effettuati con l’utilizzo di una motovedetta e due battelli per un totale di 15 uomini impegnati a verificare l’irregolarità delle occupazioni abusive delle aree appartenenti al demanio marittimo. La denuncia a piede libero presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per il reato di occupazione abusiva di aree di proprietà dello Stato è scattata per tre persone, un 48enne, R. R. di Piano di Sorrento, ed altri due uomini le cui generalità sono ancora in fase di accertamento. A finire nei controlli della capitaneria di porto nei successivi controlli sono stati anche due imprenditori locali che in barba alle concessioni rilasciate dall’ente comunale occupavano abusivamente ulteriori superfici sia in mare che sull’arenile traendo profitti aggiuntivi. Si tratta della seconda operazione del genere dopo quella del maggio dello scorso anno quando furono i militari del nucleo operativo ecologico ad eseguire ispezioni a tappeto anche sulla limitrofa spiaggia di Santa Caterina nel territorio di Sant’Agnello dove fu sequestrato un cantiere navale. In quel caso il titolare dell’attività venne denunciato per inquinamento ambientale, scarico non autorizzato di acque contaminate da processi industriali e completa inosservanza delle normative sulla sicurezza degli ambienti di lavoro. Circa due mesi fa toccò invece a carabinieri ed asl verificare il grado di inquinamento prodotto dai cantieri per la lavorazione della banchina. Il duplice blitz perpetrato dagli uomini della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia rientra nella più vasta operazione denominata “Mare Sicuro 2009” indirizzata anche a sottrarre al degrado ed all’abbandono, oltre che alla appropriazione indebita da parte di imprenditori senza scrupoli, aree storicamente inserite in un contesto di interesse turistico e paesaggistico sistematicamente trasformate in superfici di rimessaggio a scopo di lucro. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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