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mercoledì 1 luglio 2009

Pesca di frodo, sequestri per 100mila euro

Sorrento - Guerra aperta contro i terribili predoni del mare con i militari dell’Arma che con una vera e propria task-force costituita da motovedette ed elicotteri battono a tappeto le acque del golfo intercettando diverse spedizioni per la pesca di frodo dedite alla redditizia raccolta dei preziosi datteri di mare. L’operazione suddivisa su più fronti è stata condotta dai carabinieri della compagnia di Sorrento coordinati dal capitano Massimo De Bari e dal nucleo navale diretto dal maresciallo Pierluigi Chiocca con la motovedetta cc514n assistita dal nucleo subacqueo carabinieri di Napoli e dal settimo nucleo carabinieri elicotteristi di Pontecagnano. Colti in flagranza di reato ben 10 pescatori di datteri che operavano nello specchio d’acqua tra Sorrento e la riserva marina protetta di Punta Campanella a bordo di potenti motoscafi con motore truccato che dopo avere tentato la fuga sono stati bloccati dalla motovedetta e dall’elicottero di pattuglia. Denunciati un 46enne, un 37enne, un 39enne, un 23enne, un 41enne, un 53enne, un 36enne ed un 45enne tutti originari di Castellammare di Stabia e già con precedenti penali per lo stesso reato oltre ad un 50enne incensurato ed un 57enne pregiudicato, entrambi di Vico Equense. Per tutti è scattata la denuncia in stato di libertà presso la Procura della Repubblica di Torre Annunziata per i reati di pesca di frodo del dattero di mare e deturpamento di bellezze naturali. Nel corso dell’operazione i carabinieri hanno sequestrato 35 chilogrammi di datteri di mare per un valore di mercato di circa 7-8mila euro ed attrezzature subacquee composte da mute, bombole di ossigeno, respiratori, martelli pesanti, martelletti, picconi, estrattori, pinze, utilizzati per la distruzione dei fondali rocciosi per un valore di circa 10-15mila euro. Posti sotto sequestro e trasferiti nell’area giudiziaria della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia anche 3 potenti motoscafi muniti di motori fuoribordo modificati per un valore commerciale di circa 65-70mila euro. L’intera operazione si è svolta nelle prime ore del mattino con i pescatori di frodo che si sono visti all’improvviso piombare addosso motovedette ed elicotteri dei carabinieri che li hanno intercettati dopo una serie di appostamenti da parte del nucleo sommozzatori. Inutile la fuga con l’elicottero dei militari dell’Arma che sceso a pelo d’acqua ha impedito ai motoscafi di eseguire qualunque manovra diversiva. L’arrivo della motovedetta ha chiuso il cerchio con i predoni del mare che sono stati costetti ad arrendersi. Su ordine della magistratura l’intero pescato è stato distrutto per affondamento nelle acque del golfo. La Campania si pone al secondo posto dopo la Puglia per la pesca di frodo con i terribili datterari che spogliano letteralmente intere scogliere a caccia dei preziosi molluschi su commissione della criminalità organizzata del comparto ittico che grazie al controllo di flotte e mercati si assicura ogni anno entrate per milioni di euro. (Vincenzo Maresca da Positano News)

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