La denuncia dell’ex assessore Esposito: mio padre e altri degenti stipati nel viaggio da un ospedale all’altro
Sorrento - Stipati in ambulanze prive di aria condizionata, arieggiate appena da minuscoli finestrini. È quanto accade ai degenti ricoverati negli Ospedali riuniti della penisola sorrentina, trasferiti da Sorrento a Vico Equense e viceversa per essere sottoposti ad esami clinici nelle strutture diagnostiche dislocate nell’una o nell’altra sede. Il caso più eclatante è dell’altra mattina. «Mio padre è ricoverato da 20 giorni al De Luca e Rossano di Vico Equense – dice Anna Maria Esposito, ex assessore alle Politiche sociali del Comune di Massa Lubrense – . L’altro giorno è stato trasportato al Santa Maria della Misericordia per essere sottoposto ad una Tac. Quando è arrivato a Sorrento ho constatato che insieme a lui nella piccola ambulanza c’erano altri tre ammalati». Si trattava di degenti con patologie anche gravi. «Insieme a mio padre, che soffre di problemi polmonari – aggiunge Anna Maria Esposito – c’era un ragazzo anch’egli affetto da patologie respiratorie, una donna anziana che era su di una barella ed un altro paziente con problemi intestinali». Una volta giunti presso la struttura sanitaria di Sorrento, prima delle otto del mattino, tutti sono stati sottoposti agli esami di cui necessitavano. Prima di poter essere trasferiti nuovamente a Vico Equense i 4 hanno, però, hanno dovuto attendere che venissero eseguiti gli accertamenti su tutti, per cui l’ambulanza è ripartita solo poco prima delle 13, quando la temperatura sfiorava i 30 gradi. «La cosa più assurda è un’altra – l’ex assessore di Massa Lubrense è un fiume in piena -: volevano aggiungere ai 4 ammalati un’altra persona che doveva essere trasferita al De Luca e Rossano. A questo punto sono intervenuta dicendo che se avessero insistito avrei trasportato mio padre con la mia auto. Allora hanno desistito dal loro proposito». Un altro particolare ha contribuito ad alimentare le rimostranze di Anna Maria Esposito: «Nel piazzale antistante l’ospedale di Sorrento, in quel momento, erano parcheggiate ben tre ambulanze, tutte più grandi e decisamente più accoglienti di quella utilizzata per il trasferimento tra le due strutture. È assurdo stipare i malati come bestie mentre ci sono automezzi inutilizzati. È l’ennesima dimostrazione del degrado in cui versa la sanità in Campania: nella mia vita ha visitato tanti paesi stranieri. Neanche in quelli più poveri dell’Africa ho assistito a scene come queste». (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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