Energia sospesa per cinque volte in 20 giorni
Sorrento - È diventato un incubo per abitanti, commercianti, titolari di bar e ristoranti del centro storico. Venerdì dalle 17 e 45 alle 19 e 30, è stato registrato il quinto blackout in venti giorni. Nel dedalo dei vicoletti tra via Tasso, via San Cesareo, via Fuoro e dintorni, frequentissimi dai turisti italiani e stranieri, lo stop alla fornitura dell’energia elettrica ha alimentato inevitabili disagi e conseguenti proteste degli utenti, alle prese con frigoriferi spenti, impianti di aria condizionata bloccati e sistemi di allarme in tilt. L’ennesima anomalia sulla rete di distribuzione, provocata probabilmente da un eccessivo assorbimento, ha fatto scattare la procedura di emergenza in uno degli impianti che alimenta le aree del centro storico di Sorrento. E dire che giovedì mattina, dalle cinque alle dieci, nella zona era stata sospesa l’erogazione, previo regolare avviso, per effettuare un intervento tecnico finalizzato a migliorare la rete di distribuzione. «Abbiamo già attuato una serie di interventi mirati nella zona per prevenire ulteriori disagi – ribadiscono dall’Enel - Dopo l’ultimo blackout è stato sostituito anche l’interruttore soggetto a surriscaldarsi. Stiamo lavorando per evitare nuovi blackout, cercando, ove possibile, di adottare le necessarie contromisure al sovraccarico delle linee. Un sovraccarico dovuto all’eccessivo consumo di energia elettrica, quasi fisiologico in questo periodo». Abitanti, commercianti e titolari di bar e ristoranti del centro storico intanto, stanno organizzando un comitato per promuovere un’azione collettiva contro Enel, una sorta di richiesta di risarcimento per i danni subiti durante le ore di blackout. Domani andranno in delegazione dal sindaco Marco Fiorentino per chiedere il sostegno dell’amministrazione comunale: «È la quinta volta che capita in poco più di due settimane – spiega un commerciante di via Tasso - Non si può rischiare di rimanere ancora al buio nelle ore di maggiore affluenza turistica nel centro storico». Sabato scorso il blackout aveva «spento» molte zone del centro dalle 20 e 30 alle 23. (a. s. il Mattino)
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