Continua senza tregua il dibattito su Bassolino ri-sindaco. Ne approfitta Dario Franceschini venuto ieri a Napoli per dare una scrollata al partito campano, decretando praticamente la incompatibilità fra lui e Bassolino. Da un lato la metafora delle stagioni politiche: «Si inizia con la primavera, non con una riproposizione dell´autunno». Dall´altro il no alla candidatura di Bassolino in Comune: «Sarebbe sbagliato. Se verrò confermato segretario manterrò questa posizione». Il governatore in soffitta, insomma. In serata la replica piccata del bassoliniano Michele Caiazzo. «Spiace che chi attualmente è segretario nazionale del più grande partito di opposizione e si ricandida faccia dichiarazioni incaute, strumentali e di cattivo gusto — dice Caiazzo —. Innanzitutto è prematuro parlare delle elezioni al Comune di Napoli e uno che fa il segretario nazionale di un partito dovrebbe saperlo. Adesso abbiamo davanti a noi le elezioni regionali e come Pd e come centro sinistra, dobbiamo avanzare un nuovo progetto di governo per la Regione Campania». E termina: «Chi invece di parlare di progetti alimenta guerre personali, credendo così di prendere qualche voto in più alle primarie del 25 ottobre, dimostra per intero la propria inadeguatezza a svolgere il ruolo di segretario nazionale del Pd». Se Franceschini boccia l’ipotesi senza indugi, Iervolino dice invece di non avere «nulla in contrario» se Bassolino si ricandida a sindaco di Napoli. Non fossse altro, perché la decisione verrà presa dalle primarie, «quindi non spetta a me decidere se Antonio vorrà o potrà ricandidarsi ». La sindaca mette però un punto fermo: «Io, comunque, vado avanti fino a fine mandato, quindi fino al 2011, se me lo permetteranno, e non intendo dimettermi in anticipo». Come dire: il governatore della Campania può anche decidere di rimettersi in gioco per la poltrona più alta di Palazzo San Giacomo, ma non potrà fare affidamento su dimissioni anticipate della sindaca.
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