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martedì 18 agosto 2009

Bassolino, responsabili sanità assistano e non denuncino gli immigrati

Regione Campania - Assicurare assistenza sanitaria ad ogni livello a tutti gli immigrati irregolari che dovessero farne richiesta e non denunciarli. E' il contenuto principale di una circolare inviata dal presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino, e dall'assessore regionale alla Sanità, Mario Santangelo, ai responsabili delle AASSLL, delle Aziende Ospedaliere, dei Policlinici Universitari e degli IRCCS. Le disposizioni previste dalla circolare richiamano direttamente alcuni principi costituzionali, in particolare - si legge in una nota diffusa da Palazzo Santa Lucia - fanno riferimento all'art. 32 Costituzione secondo cui il personale sanitario chiamato ad assicurare le prestazioni sanitarie al cittadino straniero non soggiace all'obbligo di denuncia derivante dagli artt. 361 e 362 del codice penale; inoltre sottolinea che ''tale precisazione vale per tutto il personale (medico, professionale, amministrativo, tecnico) coinvolto nella presa in carico della persona straniera richiedente prestazioni sanitarie, ivi compresi i mediatori culturali''. Bassolino e Santangelo chiedono, inoltre, a tutti i destinatari ''il massimo impegno per fare in modo che il personale attivo in tutti i servizi, presidi, reparti, plessi ospedalieri e nella rete dei medici di medicina generale e dei pediatri di libera scelta, venga informato in modo capillare e approfondito sulla normativa in questione''. ''Siamo impegnati - dichiara il governatore - a garantire l'assistenza sanitaria a tutti quelli che ne hanno bisogno, senza operare distinzioni, cosi' come stabilisce la nostra Costituzione. Affermiamo così il diritto alla salute di tutti, dei cittadini e delle famiglie migranti cosi' come di tutta la nostra comunità. Il nostro pensiero va a tanti lavoratori immigrati che vivono in condizioni difficili e, ora in particolare, al piccolo Luka (neonato di pochi giorni, figlio di una rom trovata morta sulla circumvallazione esterna di Napoli, ndr) che in queste ore all'ospedale Santobono sta lottando per la vita. Sul terreno del diritto alla salute non intendiamo arretrare in nessun modo. Vogliamo, anzi, sostenere sempre di piu' gli operatori impegnati a portare cure nelle realta' piiu' critiche del nostro territorio, a cominciare da alcune aree del casertano e da Castelvolturno''. (Asca)

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