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giovedì 13 agosto 2009
Denuncia degli ecologisti: I leggendari ippocastani del viale che conduce alla Reggia sono malati
Castellammare di Stabia - I leggendari ippocastani del viale (che proprio da tali alberi prende il nome) che conduce alla Reggia di Quisisana versano in condizioni pessime, tali da ipotizzare, se non si interviene subito, una repentina morte delle relative piante. Causa: è l’Antracnosi dell’ippocastano e l’agente scatenante è un fungo: il Guignardia aesculi (Peck.). Gli ippocastani pesantemente attaccati e non protetti possono apparire pressoché defogliati in piena estate con risvolti trofici importanti per l’albero che a settembre cercherà di ricostruire la propria chioma a scapito delle proprie riserve energetiche. La denuncia parte dagli escursionisti e naturalisti stabiesi ed è arrivata, con tanto di foto allegate, sul sito del Circolo della Libertà di Castellammare di Stabia (www.cdlstabia.com). La denuncia è di quelle che sicuramente faranno rumore considerato che il “viale degli ippocastani”, che è stato percorso da re, Imperatori, nobili, letterati, tra cui Carlo I d'Angiò, Carlo di Borbone, Ferdinando II, Libero Bovio, Giacinto Gigante e molti altri, è una vera e propria risorsa storica. «Tutti gli ippocastani che costeggiano il viale che porta alla Reggia – spiega Vittorio Sanese, naturalista stabiese - si trovano in condizioni vegetazionali anormali. Ed infatti, già dal mese di Luglio sono completamente rinsecchiti, presentano tutte le foglie giallastre ed offrono l’immagine evidente di un degrado vegetazionale di proporzioni enormi. Eppure – continua – al contrario delle palme che una volta infette sono incurabili, i funghi degli ipocastani possono essere curati senza eccessive difficoltà, con prodotti anticrittogamici, seguendo determinate e precise terapie, durante le prime fasi di sviluppo vegetativo delle piante. A partire dalla cosa più elementare, ovvero la raccolta meticolosa di tutto il fogliame caduto al suolo, che proprio in questa fase della stagione estiva si rileva necessario al fine di eliminare per quanto possibile le forme di svernamento dei parassiti dell’albero». Solidale con i cittadini Antonio Sicignano, vicepresidente regionale dei Circoli della Libertà della Campania. «Il degrado degli ippocastani che si trovano nel viale “storico” che conduce alla Reggia di Quisisana – attacca Sicignano – sono l’emblema della decadenza della nostra città, ricca di percorsi storici non valorizzati e non tutelati. E pensare – aggiunge – che la Reggia di Quisisana dovrebbe rappresentare la rivincita del turismo di questa città. Non comprendo come sia stato possibile che, con tutti gli interventi che si stanno realizzando all’interno della Reggia, nessuno si attivato per i citati Ippocastani, che danno il nome ad un viale che dire leggendario è poco». Conclude Sicignano: «a questo punto, è necessario intervenire subito per salvaguardare questo patrimonio dell’intera città e di tutti gli stabiesi. Inoltre, al fine di recuperare tutto il comprensorio naturalistico, è opportuno estendere i citati interventi in tutta la collina antistante».
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