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sabato 22 agosto 2009
Impegno: Il mio feeling con la Serracchiani
«Presidenza del consiglio comunale». Sorpresa. Cerchi di Leonardo Impegno e ti risponde l´ufficio. A Ferragosto. Presidente, al lavoro, davvero? «Effettivamente ho fatto poche vacanze. Ha inciso questa scelta di candidarmi anche alla segreteria regionale del Pd. Ho dovuto anche disdire una prenotazione per l´ultima settimana di agosto in Puglia». Qualche giorno di riposo se lo sarà pur concesso. «Due giorni al mare a Castellammare, con mia moglie che aspetta una bambina». Auguri. L´acqua com´era? «Ci sono stati problemi. Eravamo lì proprio nel giorno in cui è comparsa la macchia di liquami. Abbiamo girato tutta la penisola fino a Nerano, non c´era un posto in cui ci si potesse immergere. Davvero un problema, per i cittadini e per gli operatori. E capisco che all´utente interessino anche poco le questioni sulla Hydrogest o sul personale non pagato. Anche se poi esattamente il giorno dopo, ho ritrovato un mare pulitissimo e fatto uno dei migliori bagni della mia vita. Poi però sono andato in Toscana, vicino Cortona, in campagna» Terra fertile per il Pd, dove fioriscono ancora le feste dell´Unità. «E infatti ho frequentato quella di Chianacce. Roba da mille persone a sera. Tra le mille ho avuto il piacere di conoscere Debora Serracchiani». Non mi dica che il partito le ha rovinato le vacanze anche lì. «Veramente abbiamo parlato molto di Chianina e Montepulciano. E di sport. Lei è tifosa dell´Udinese». Sarà arrabbiatissima per Quagliarella. «Non mi ha detto nulla. Ma lì non ci sarebbe stato nessun accordo possibile, al Napoli non c´è alternativa. Scherzi a parte, ci siamo invece ritrovati a riflettere su personaggio di questa estate, sulla bella immagine offerta da Federica Pellegrini. Una che coniuga bellezza, responsabilità e paura: quasi una antivelina. Avrei anche voluto incontrarla, mia moglie mi ha cordialmente dissuaso. Ma le ho scritto una lettera, all´insaputa di mia moglie». Ora che la stagione riparte, le toccherà scalare il partito. «In Toscana ho incontrato anche Fassino. Ci siamo detti che bisognerebbe fare di più, anche negli enti locali, per la liberazione di San Suu Kyi in Birmania. Poi ho letto il libro di Biagio De Giovanni, “A destra tutta”, per tentare di capire come innestare la rotta esattamente opposta. E poi molte passeggiate: guardavo le stelle cadenti e all´i-pod ascoltavo Bersani. Samuele». Sembra animato da spirito combattivo. «È che in questa corsa alla segreteria ho già vissuto momenti di forte tensione. Mi è dispiaciuto qualche trasformismo. Di chi magari sta con Franceschini a livello nazionale e qui appoggia Amendola. E dire che sono abituato alla correttezza del rugby: ho giocato per dieci anni, anche in nazionale». Un duro. Ne avrà bisogno ora che dovrà sdoppiarsi fra consiglio comunale e partito. «Mia moglie già si lamenta. Sarà dura. Anche se posso tranquillamente dire che, qualunque cosa sarà, la sera torno sempre a casa a cena con lei». (di Roberto Fuccillo da la Repubblica Napoli)
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