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martedì 25 agosto 2009

Si e No…

Scusi Cozzolino, se Bassolino sceglies­se di candidarsi per la terza volta a sinda­co di Napoli, ci vedrebbe qualcosa di stra­no? «È perché mai. Penso che Bassolino pos­sa legittimamente pensare di tornare a fare il primo cittadino di Napoli. Detto questo, ritengo che lui, almeno per il momento, non pensi a quest’ipotesi. Piuttosto mi sem­bra che stia lavorando per costruire una nuova classe dirigente nel partito; un’azio­ne tesa a creare maggiore unità e ad aprire sempre più i democratici verso l’esterno. Se volete, l’aver appoggiato me alle euro­pee significa questo. Al pari del sostegno dichiarato a Enzo Amendola per la segrete­ria regionale». «Antonio è un valo­re aggiunto. Anzi, il valore aggiunto», parola di Andrea Cozzolino. Eugenio Mazzarella, anti – bassoliniano sulla ricandidatura a sindaco dice. «Premessa: questo dibattito esti­vo sull’eventualità che il governa­tore si candidi al Comune mi pare simile alle discussioni dei tifosi sul calcio mercato. Si inganna il tempo in attesa che la partita ricominci, che torni la palla al centro. Ciò detto, en­trando nel merito del tema, sono con­vinto che in Campania si debba passa­re dalla fase politica di crisi delle clas­si dirigenti meridionali, non solo quelle del centro sinistra, a progetta­re il futuro. C’è un problema di rinno­vamento della modalità di fare politi­ca ». Quindi? «Bassolino è personalità di espe­rienza, ma proprio per questo dovreb­be tenere fede a una idea che lui stes­so ha più volte sostenuto. Quella cioè di concorrere, ma non da protagoni­sta, al rinnovamento. Se rinnovamen­to deve essere, infatti, non può con­durlo la classe dirigente che ha gesti­to la precedente fase politica. Non Bas­solino in Campania, non Agazio Loie­ro in Calabria, per essere chiari. Altri­menti la nuova fase diventa continui­smo di ceto politico».

I cocci dell´ex centrosinistra

1 commento:

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