“Ci aspetta una consiliatura lunga e articolata, ecco perché Mancino ha rifiutato la candidatura alla Regione Campania”: lo dice al Velino Vincenzo Siniscalchi che, dopo dodici anni in Parlamento, ora siede proprio al Consiglio Superiore della Magistratura. Quindi secondo Lei è una scelta dettata da logiche istituzionali? "Non c'è dubbio. Quando si lascia l'attivismo politico per assumere un ruolo istituzionale, si fa molta difficoltà poi a rientrare in certe logiche". Che tipo di logiche? "Quelle della politica attiva. Il suo nome è comunque frutto di un'ipotesi legittima ma al Csm avremo molto da fare, lasciare l'incarico non sarebbe stata la cosa giusta". Il Pd ha comunque puntato su un nome di peso ma che non collima con gli annunci di far largo ai giovani. "Il problema non è l'età anagrafica ma le persone e le idee che portano". Secondo Lei per la Regione Campania che profilo politico serve? "Siamo di fronte a una regione con grossi problemi, lo constatiamo tutti i giorni. Per uscire dalla crisi in cui versa tra sanità, rifiuti e altro, serve qualcuno che faccia annunci forti e che ovviamente li mantenga. Non bisogna dare alla gente l'idea di un uomo solo al comando". Intanto il Presidente Bassolino sembra voglia tornare al Comune di Napoli... "Io non lo so. Bisogna vedere lui cosa propone. Certo dico che così però non vengono fuori i giovani di cui si è tanto parlato. È un po' triste pensare che siamo sempre al punto di partenza". (Il Velino)
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