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venerdì 25 settembre 2009
“La scuola tiene uniti i nostri figli e la comunità”
Vico Equense – “I giorni del presidio – scrive una mamma sul sito Ticciano in Rete - mi hanno dato le chiavi per far luce definitivamente sulla questione scuola... non c'è logica politica che tiene insieme persone così diverse tra loro, non c'è nessuna maestra in grado di poter sobillare una ventina di genitori che prima di questa vicenda non avevano nessun tessuto comune oltre la scuola. Oltre all'ingiustizia che sentiamo in modo forte e chiaro di fronte ad una sentenza del Tar che ci dà ragione, oltre all'ingiustizia di essere spostati in un plesso che migliore del nostro non ha niente, c'è tanto altro. Ho letto negli occhi, nelle voci, nella rabbia, nelle emozioni di tutti uno scopo comune un sentimento comune: la vita dei nostri bambini per fortuna non muore a Ticciano, chi vuole può offrire infinite possibilità ai propri figli- teatro, palestra, piscina, cinema e altro - ma la vita del nostro paese "muore" perde la sua anima e la sua identità senza la scuola. La scuola tiene uniti i nostri figli e la comunità, io personalmente tante persone le ho conosciute quando mio figlio è andato a scuola; la scuola è un punto di aggregazione sociale e culturale per un paese che non ha molto altro... molti bambini non si conosceranno quasi più. Ho vissuto un'esperienza intensa conoscendo la forza, la caparbietà, l'allegria di tutti quelli che hanno condiviso questa esperienza. Potremo perdere la nostra scuola, - conclude il genitore - ma non avremo rimpianti perchè ci siamo quasi aggrappati fisicamente e romanticamente alle sue mura giorno e notte per non farcela strappare e mi dispiace per chi non capisce”.
12 commenti:
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invece di fare poesia o letteratura in questo caso meglio la pragmatica scelta della educazione "noprmale" dei figli. più tabelline meno militanza, più socialità meno pluriclasse, più bambini meno egoismo della comodità.
RispondiEliminal' anonimo saccente non sa niente di pluriclasse e di bambini.Io pago le tasse anche per I BAMBINI DI tICCIANO E VORREI CHE LA LORO SCUOLA NON FOSSE CHIUSA.
RispondiEliminaMi dispiace doverlo ricordare ma sembra necessario: la poesia e la letteratura, come le tabelline, la storia, la geografia e le altre conoscenze e discipline scolastiche, la pragmaticità e la militanza POSSONO CINVIVERE TRANQUILLAMENTE poiché non si escludono a vicenda, almeno nella vita e nella testa delle persone intelligenti, colte ed emancipate.
RispondiEliminaN.B.: I bambini e i ragazzi che conoscono le tabelline, parlano e comunicano correttamente ci sono anche nelle frazioni come Ticciano e Montechiaro e sono anche in numero cospiquo; se tra queste persone non sono compresi i vostri figli o i ragazzi che conoscete, non vi resta che meditare...
Una ragazza che ha frequentato la pluriclasse per cinque anni e che non ha sofferto per questo.BASTAAAAA!
E' sconsolante sapere da questa mamma di Ticciano che in un paese di poche anime, l'unica occasione di conoscere gente è stata la scuola. Dovrebbe ringraziare il sindaco che Le ha dato la possibilità di conoscere altra gente dei paesi limitrofi!
RispondiEliminaIl problema caro signore viene dall'alto,dal ministro Gelmini che intende tagliare tutti i piccoli plessi perchè costano troppo e siamo in tempo di crisi...non si possono mantenere aperti plessi con 30 bambini...lo volete capire???? Poi,la strumentalizzazione c'è e c'è stata...comunque vada sarà una sconfitta per la minoranza di sinistra...lo è già stata!!!!
RispondiEliminaRASSEGNATEVI I 20000 ABITANTI DI VICO SONO CONTRO DI VOI,20-30FAMIGLIE QUANTE SIETE :COSTATE TROPPO AI CITTADINI...E POI, IO SONO DELLA VOSTRA ZONA, TUTTE QUESTE CIME A TICCIANO NON LE HO MAI VISTE...
RispondiElimina...DIDATTICA_PRAGMATICITA'_MILITANZA E'VERO POSSONO CONVIVERE CON LA GIACCA ROSSA...
devo dire che si nota molta ignoranza tra i sostenitori del sinfaco.. la lettera di questa madre è meravigliosa.. alla cima che dice che costiamo troppo vorrei chiedere: quanti soldi ha investito il Sindaco a Montechiaro in questi anni??? le tasse le page anche io.. avevamo solo la scuola.. se la vuole togliere, onore alle armi alle madri che hanno combatutto (non gliene frega niente della sinistra e della destra a loro..) ma il Sindaco quello edificio lo deve ridare ai piccoli e ai giovani!! E' PUBBLICO!!! Donato da un montechiarese per la propria gente!
RispondiEliminaDagli errori di ortografia che vedo anche lei è stato nelle pluriclassi... ed è diventato un'ottima cima,Montechiaro ha il plesso Alberi vicino, porti là i suoi bambini...se il capoluogo non le va giù...tutti ci auguriamo che i plessi vengano utilizzati per attività alternative ...e per i vostri figli...noi la casa la teniamo...stia tranquillo...
RispondiElimina...scusate quindi l'edificio di Montechiaro non è comunale?Allora fatelo diventare scuola privata con tanto di maestre ,bidelle,e quant'altro,un direttore a gestirlo,e,siccome le cose private funzionano,di solito,meglio delle pubbliche...avrete il polo scolastico migliore del comune...auguri...
RispondiEliminasono una persona di famiglia dei proprietari del suolo dove è ubicato l'edificio scolastico di Montechiaro,vi posso comunicare che il predetto suolo fu oggetto di esproprio da parte del comune che risulta proprietario a pieno titolo.Non c'è stata donazione.Informatevi prima di scrivere bla bla bla!
RispondiEliminadonato o espropiato.. il concetto è che lo stabile è PUBBLICO..dei Montechiaresi!! per quanto riguarda la cima che ha notato i miei errori..si vede chiaramente che sono di digitazione.. dalla pluriclasse sono finito con il laurearmi..
RispondiEliminabeato lei che ha la casa.. ma il rischio non è quello che un parente del Sindaco si faccia la casa...ma che venga data a quattro soldi a qualche furbo amico imprenditore.. sta cosa della beauty farm fa morire dal ridere!!
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