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sabato 26 settembre 2009
Marco Fiorentino interviene sui blocchi della SS. 145
Sorrento - “Sono solidale con gli operai della Fincantieri e mi auguro che il Ministro per le Attività Produttive – o chiunque altro abbia titolo ad intervenire – possa attivarsi per aiutarli a risolvere concretamente i delicati problemi che li vedono interessati, ma la Penisola Sorrentina non può subire le conseguenze di manifestazioni di protesta come quella di stamattina”. Così il Sindaco di Sorrento, Marco Fiorentino, ha commentato l’ennesimo blocco della SS 145 che, per l’appunto, si è registrato nella giornata di ieri, determinando, di fatto, l’isolamento della Costiera. La protesta, da parte di centinaia di dipendenti, era stata inscenata poco dopo le 8.30 di ieri mattina quando centinaia di lavoratori, avevano paralizzato il traffico sulla statale 145. “Rispetto i diritti di tutti e preciso che non si può rimanere insensibili rispetto a delicate situazioni come quelle che vedono interessati gli operai della Fincantieri – ha considerato il primo cittadino prima di aggiungere – Tuttavia il reiterarsi di blocchi stradali che procurano disagi all’intera Penisola Sorrentina determina condizioni di invivibilità e situazioni paradossali che possono procurare danni di proporzioni difficilmente calcolabili. La nostra realtà esce da un periodo particolarmente delicato. Le conseguenze della crisi che ha determinato fenomeni di tipo recessivo si sono fatte sentire anche nel comparto turistico. I frequenti ed improvvisi blocchi della SS 145 che continuano a registrarsi ancora, finiscono con il compromettere ogni possibilità di ripresa e presto potrebbero esserci conseguenze sul fronte occupazionale anche in Penisola Sorrentina. E’ una prospettiva, quest’ ultima che non possiamo e non dobbiamo accettare passivamente. Purtroppo – conclude il Sindaco – devo ammettere che la nostra popolazione ed i nostri imprenditori avvertono la sensazione di non essere adeguatamente tutelati dalle Istituzioni. Non penso che le nostre comunità possano sistematicamente pagare le conseguenze di pur difficili vertenze che riguardano altre realtà. Ed è per questo che chiederemo, con forza, maggiori garanzie sul fronte del rispetto dell’ordine pubblico”.
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