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sabato 19 settembre 2009

Poste in un camerino Sant’Agnello si ribella

Uffici troppo piccoli, file in piazza

Sant’Agnello - «Le nostre proteste non hanno sortito alcun effetto: l’ufficio postale di Sant’Agnello continua ad essere angusto e sprovvisto di adeguati sistemi tecnologici per smaltire code e disagi». A distanza di un anno dalla mobilitazione di cittadini e amministrazione comunale, il «Lions club Penisola sorrentina» prova a riaccendere i riflettori dell’opinione pubblica sulle carenze logistiche e strutturali dello sportello delle Poste di piazza Matteotti. «È un ufficio inadeguato – recita una nota del Lions club -: non c’è un impianto di climatizzazione e manca persino un comunissimo sistema per la distribuzione dei ticket per la gestione dei turni. Lo spazio per l’utenza è decisamente angusto: si tratta di un corridoio stretto, di tre, massimo quattro metri quadrati. Negli orari di punta, la coda inizia a formarsi da piazza Matteotti». Tanti i disagi: le persone sono spesso costrette ad aspettare il proprio turno all’esterno dell’ufficio. «In inverno – spiega il Lions club – si attende sotto la pioggia. In estate nasce un doppio problema: chi si accalca all’interno rischia di svenire dall’afa, chi resta all’esterno rischia l’insolazione». Lo scorso anno, il Lions club la mobilitazione. «In sole tre mattinate – continua la nota dell’associazione – più di mille cittadini vennero a sottoscrivere una petizione. Se consideriamo che Sant’Agnello conta poco più di 8mila abitanti, la percentuale dei richiedenti fu davvero rilevante». La petizione venne trasmessa al sindaco Gian Michele Orlando che, a sua volta, la inoltrò alla direzione delle Poste. La vicenda sbarcò anche in Parlamento: l’onorevole Antonio Palagiano, originario di Sant’Agnello, presentò un’interrogazione ai ministri dello Sviluppo economico e dell’Economia. Il senatore Raffaele Lauro sollecitò i vertici di Poste a intervenire. Nei giorni successivi, la direzione regionale dell’ente postale annunciò l’avvio delle trattative con i proprietari di un nuovo e più adeguato locale. «Si tratta di un locale centralissimo – sottolinea il Lions club -. Le Poste lo conoscevano già da tempo, ma le condizioni per la locazione erano state giudicate inaccettabili. Poi, con le sollecitazioni del sindaco e la mobilitazione di cittadini e parlamentari vennero ripresi i contatti. I proprietari formularono una offerta di locazione irrevocabile per tre mesi. Non se ne è fatto più nulla. Tutto nel dimenticatoio». I disagi restano. (Giuseppe Damiano il Mattino)

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