Vico Equense - Prosegue anche oggi la pacifica protesta dei genitori degli studenti di Arola,Ticciano e Montechiaro in seguito all’ iniziativa del sindaco Gennaro Cinque che ha deciso comunque di rendere operativo il progetto di riorganizzazione della scuola sul territorio. Ieri con l’inizio dell’anno scolastico, nella frazione di Arola, circa un centinaio di cittadini sono scesi in piazza. Hanno improvvisato una lezione in strada, invece, i genitori dei ragazzini delle scuole di Montechiaro e Ticciano, che da giorni sono in presidio permanente innanzi agli istituti dismessi. "Attendiamo che si dia seguito alle decisioni del Tar – che ha dato la sospensiva contro la chiusura degli istituti ed era stato chiamato in causa quest´estate sia dalle famiglie degli scolaretti che dalla Regione – e chiediamo che in proposito si pronunci anche il prefetto", affermano i genitori. Il comitato “Insieme per la scuola” nato proprio per evitare la chiusura di alcuni plessi scolastici collinari non intende smobilitare, in forza del vittorioso ricorso al Tar. L’anno scolastico è invece cominciato in modo tranquillo a Moiano e in altri centri collinari, con gli spostamenti delle medie e delle materne a Massaquano e di tutte le elementari a Sant’Andrea. La protesta va avanti, oramai, da sei giorni. “Ripristinare subito la legalità. Bisogna garantire il diritto allo studio dei bambini e il rispetto della sentenza emessa dal Tar”. Queste le parole di Andrea Di Martino coordinatore provinciale di Sinistra e Libertà presente alla manifestazione di Arola. L’assessore regionale all´Istruzione, Corrado Gabriele, è arrivato da circa un’ora a Vico Equense. Immediatamente si è recato al presidio di Montechiaro con le telecamere al seguito di Rai e Metropolis. Alle 14 ci dovrebbe essere un incontro dei genitori con il Prefetto. "Non capisco come si possa togliere una scuola pubblica per poi andare a prendersi un locale in affitto – dice l’Assessore Gabriele -, ma non capisco neanche che si possa dare strutture ad usi privati, sono cose che verificheremo. Intanto l'avvocatura della Regione Campania ha sollecitato il Tar e la prefettura ad intervenire in qualche modo." Nel frattempo, in un manifesto l’amministrazione che nei giorni scorsi ha sottolineato i numerosi lavori di riqualificazione effettuati in molte scuole, ha illustrato il complesso dispositivo di trasporto con gli scuola bus che prevede abbonamenti mensili al costo di cinque euro per gli studenti provenienti dai plessi soppressi in seguito ai contestati provvedimenti sul riassetto scolastico.
(Foto Positano News)
ma allora e' tutta politica la cosa e i bambini centrano poco o niente. riunendo le forze come un ultima spiaggia la cosa si e' trasformata in lotta partitica. non mi interessa piu.
RispondiEliminaa me e sembrato che la rai non ci fosse per niente. solo l'indefesso metropolis... figurati.
RispondiEliminacerto ke è solo politica!!!!
RispondiEliminaStanno attaccando Gennaro Cinque solo x fare politica.
Ki si interessa veramente ai bambini e alle condizioni in cui facevano lezione?
NESSUNO
Anonimo delle 17,05, hai fatto proprio una brutta figura:la RAI c'era, eccome! Il TG3 NAZIONALE ha trasmesso un servizio lunghissimo ed efficace.
RispondiEliminaFinalmente tutta l'Italia, almeno quella che si informa e segue i tg, è venuta a conoscenza delle schifosissime condizioni socio-culturali in cui viviamo e siamo governati; cosa di cui molti ciechi volontari non si rendono conto e non si vergognano abbastanza.
Complimenti, e grazie, all"indefesso" Metropolis.
Anonimo delle 20,05
Lei come fa a sapere in quali condizioni i bambini facevano lezione? L'ha sentito dire, suppongo. Altrimenti, smentisca. Inoltre: ebbene, sì, questa è POLITICA. Si fa politica quando si prende posizione rispetto a certi eventi che riguardano la cittadinanza tutta. Ma, purtroppo, come spesso accade, si fa una grande confusione, per ignoranza, tra POLITICA e PARTITI. Andate a scuola, nei piccoli plessi o nei grandi edifici all'avanguardia, ma andateci, anche da adulti, perché ce n'è davvero bisogno.
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RispondiEliminaE' vero: chi si interessa, chi si è mai interessato veramente ai bambini? NESSUNO, tanto meno il vostro sindaco.
RispondiEliminaIl nostro sindaco si interessa alla cultura. Con la Q maiuscola.
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