La situazione in Campania è pericolosa quanto quella siciliana. Purtroppo la diffusione dell'abusivismo rappresenta un'emergenza a cui si deve rispondere al più presto, dice bene il sottosegretario Bertolaso: è spesso colpa dell'abusivismo”. A parlare è Ugo Ricciardi, sostituto procuratore generale a Napoli e coordinatore del settore anti abusivismo per conto del Pg Vincenzo Galgano. A poche ore dal disastro che ha colpito Messina il vice Pg spiega al VELINO qual è il rischio disastri in Campania. Procuratore, qual è la situazione edilizia partenopea e più in generale campana? "Purtroppo non è molto dissimile da quella siciliana. Il tessuto locale è caratterizzato dalla forte presenza di manufatti abusivi oltre che di opere illegali (a cominciare da balconi, verande, etc. ndr). Non è servita a molto neanche la legge 47 del 1985, poiché non abbiamo registrato alcun sensibile contrasto a tali opere negli ultimi 24 anni". È una situazione tipica della nostra regione? "Assolutamente no. Anzi, da Roma in giù è una sorta di linea continua. Dal boom economico degli anni '60 ad oggi, i volumi presenti sul territorio sono sempre cresciuti, senza tuttavia che le normative vigenti venissero rispettate. Lo stesso procuratore generale Galgano ha denunciato pochi giorni fa quanto difficile sia la situazione". Può fare un esempio? "Molti manufatti costruiti sulla carta con cemento armato, sono in realtà privi dell'armatura. Ovvero delle elementi metalliche che costituiscono gli scheletri dei moderni stabili". L'abusivismo fino ad oggi ha causato molte vittime e danni in tutto il paese, prima ancora di Messina e dell'Abruzzo ricordiamo la tragedia di Ischia, come è possibile contrastare questa subcultura? "Il discorso sembra molto semplice, ma quando si cerca di applicare il buon senso e la logica spesso ci si perde. Una delle principali mancanze, stando alla mia esperienza, è che troppo spesso non si individuano i doveri di ciascun cittadino o istituzione". Che cosa è stato fatto in Campania negli ultimi anni? "Molto poco. Basti pensare che da 24 anni non si applica la legge. Non saremmo arrivati a questo punto se ognuno avesse fatto quanto prescritto. Vuole un esempio? La situazione del Vesuviano, dove numerose famiglie vivono in abitazioni abusive che non possono essere sanate perché site nella cosiddetta zona rossa. Quelle case andrebbero abbattute subito, proprio per evitare nuove tragedie". Da quel che dice sembra che gli amministratori locali siano tra i principali imputati di questa situazione, è così? "Ci sono tante responsabilità. Vero è che gli amministratori locali hanno un enorme potere tra le loro mani. Purtroppo, tuttavia, molto spesso questi stessi amministratori non conoscono neanche il loro territorio. Molti non sanno neanche quante e quali case abusive esistono sul loro territorio. E questo, di fatto, rallenta se non blocca l'iter. Credo che sia necessario avere un maggiore coordinamento tra le realtà locali, la Regione e la stessa magistratura, affinché non si perpetrino scempi e tragedie". (Francesco M. CirilloVelino/Il Velino Campania)
Abusivismo, sindaci corrono ai ripari. Riunione in Procura
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