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giovedì 1 ottobre 2009

La Padula non si ferma mai, dai remi alla bici

Vico Equense - Campione del mondo di canottaggio ed ora asso della mountain bike. Le fatiche per Livio La Padula, iridato dell'otto pesi leggeri, non finiscono mai, e di fatiche si tratta realmente, perché il ventitreenne vicano delle Fiamme oro ha vinto domenica assieme a Bruno Mascarenhas la 24 ore di mountain bike di Roma. Un giorno intero sui pedali in cui la coppia dell'Italia Rowing Team, con tanto di maglia iridata sulle spalle, ha completato 81 giri da 7,5 km di sterrato. Trentacinque squadre, da otto a due corridori, con la coppia La Padula-Mascarenhas che si è data il cambio ogni tre giri per arrivare ai cinque durante tutta la notte. All’alba di nuovo tre giri a testa per terminare le ultime due ore di gara con un giro da percorrere a testa. «Per le prime 10 ore - racconta La Padula - eravamo secondi a pari merito con i terzi ma durante la notte ci siamo ritrovati primi insieme a un altro duo. Ecco lo stimolo che abbiamo anche nel canottaggio per cercare di vincere. Durante la notte ho avuto un calo fisico, poi sono andato alla grande dopo un bel piatto di pasta e una doccia ristoratrice». Il ciclismo? Una passione per tenersi in attività. «Durante l'inverno corro col team D'Aniello di Sant'Antonio Abate - continua - sono un buon passista ma di gare non ne faccio per paura di farmi male». La sfida della 24ore è nata proprio ai mondiali. «Mascarenhas è un pazzo, ed io che sono più pazzo di lui mi sono lasciato coinvolgere». Il futuro: costruire il quattro senza tutto Fiamme oro con il ritorno di Amitrano, Caianiello e Dell'Aquila che a Londra 2012 possa lottare per il podio. (Gianluca Agata il Mattino)

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