Sulla questione tessere scende in campo Antonio Bassolino. «Noi siamo nati con un´identità anti camorra e questa identità dobbiamo mantenere. A Castellammare il tesseramento si può azzerare. Non ho ragioni per non ritenere che chi ha diretto il partito non abbia fatto tutto quello che doveva fare, mi riferisco a Emma Giammattei, Luigi Nicolais ed Enrico Morando, ma è evidente che sono mancati i controlli». “Sarebbe ingiusto – scrive stamani Paolo Franchi da il Corriere della Sera - e ipocrita far mostra adesso di indignato stupore. Non è una novità che, soprattutto nel Mezzogiorno, i partiti (seppure in misura diversa, tutti i partiti, di governo e di opposizione) debbano fare i conti con il rischio, e qualcosa di più, di pesanti infiltrazioni della criminalità organizzata. Ed è ovvio che il rischio si faccia assai più forte e concreto per un partito che esercita il potere, nazionale o locale che sia: la camorra va dove c’è roba da spartire…”
Ranieri: iscritti come anime morte, i capicorrente comprano le tessere
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