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mercoledì 21 ottobre 2009

Megatunnel, sit-in degli operai Sig

Vico Equense - «Abbiamo aspettato più di quattro mesi, ora basta». Queste le parole che ieri hanno gridato gli ex dipendenti Sig (Società internazionale gallerie) saliti sul megatunnel Pozzano-Seiano in costruzione, dal quale hanno minacciato di buttarsi giù. Grande rabbia, dunque, tra gli operai senza lavoro che, fino a ieri, hanno aspettato pazientemente di essere assunti dalla Impresa Spa, come garantito nel corso della riunione in Prefettura svoltasi il 23 settembre. La Sig, a giugno, ha dovuto fermare le proprie attività e licenziare i suoi operai a seguito del “provvedimento interdittivo” della Prefettura di Napoli per la mancanza dei requisiti sulla certificazione antimafia. La società a cui è stato, poi, assegnato il compito di sostituire la Sig e portare avanti i lavori di completamento del megatunnel Pozzano - Seiano è la Impresa spa, unica tra le aziende che fanno parte dell’Ati (Associazione temporanea di imprese a cui la Sig apparteneva) ad avere autorizzazioni e certificazioni necessarie per la realizzazione di opere civili.
L’intero team di lavoro, fino al 16 giugno impegnato nel cantiere, doveva essere interamente reintegrato, come garantito da Anas e Impresa spa. Infatti, il direttore tecnico dei lavori Vincenzo Pizzolante è stato presto riassorbito, così come il geometra e il topografo. Per i restanti trentaquattro operai era una questione di giorni. Ma le settimane sono passate e gli ex dipendenti Sig ancora non hanno firmato il contratto. Confidando nella parola data dalla nuova impresa avevano anche sciolto l’assemblea permanente, consentendo alla società Busi di entrare nel cantiere per occuparsi delle opere impiantistiche. Ma ieri è ritornata l’agitazione e gli operai hanno nuovamente occupato il cantiere minacciando di compiere gesti folli. «Alla riunione in Prefettura l’Impresa Spa ha preso un impegno ben preciso - spiegano Antonio Gelo, della segreteria provinciale Filca-Cisl e Antonio Cirillo, segreteria provinciale Feneal–Uil – a cui sta venendo meno. I giorni sono passati e l’assunzione ancora non arriva. Abbiamo inviato alla Prefettura la richiesta di convocare un nuovo tavolo per capire cosa sta succedendo». L’odissea per i lavoratori della Sig è cominciata il 21 maggio, quando i vertici aziendali hanno reso noto l’ordine di servizio dell’Anas di allontanare ad horas dal cantiere maestranze e mezzi d’opera della società. Durante questi mesi gli operai hanno dovuto mettere via pale, badili, martelli pneumatici e ogni altro attrezzo del mestiere. Ma non hanno mai perso la forza di lottare per difendere i propri diritti. (Ilenia De Rosa il Giornale di Napoli)

5 commenti:

  1. mi complimento per il rispetto della legge 150/2000. si può dire?

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  2. invito a leggerla la legge 150/2000.
    soprattutto l'art. 9 comma 4.

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  3. anche quando l'addetto stampa scrive a titolo gratuito perun giornale, non può farlo. La ratio della legge è quella di evitare sovrapposizioni tra il ruolo di collaboratore dell'amministrazione comunale e quello di giornalista. Poi ci sono anche le norme deontologiche

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  4. il muro di gomma è caduto. complimenti! si può commentare, senza offendere persone o andare fuori tema ed in modo conciso, il comportamento di tutti. viva vico equense on line, viva peppiniello d'esposito che ci ha restituito uno spazio di autentica interazione, l' informazione a 360 gradi,invece, c'è sempre stata

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  5. Ma di che cavolo state parlando?
    Bene Vicoequenseonline, ma che vuole questo addetto stampa?
    L'addetto stampa, sempre, è un signore pagato per soddisfare i bisogni di chi lo paga. Solo che qua da noi il Sindaco fa finta di parlo: a pagarlo siamo noi con le tasse.
    Io non ci sto.

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