Tutti i giornali, stamani, s’interessano del PD di Castellammare di Stabia. Era una sede storica e gloriosa del vecchio partito comunista dice il Mattino. Oggi è un circolo del Pd ed è stato commissariato da Enrico Morando, che guida il coordinamento provinciale di Napoli. Qui è risultato iscritto uno dei killer di Gino Tommasino, il consigliere comunale del Pd ucciso nel febbraio scorso. Nei convulsi tre giorni di fine settembre 2008, quando si aprì e chiuse il tesseramento per il Pd tutto da creare, arrivò lì anche Catello Romano, da pochi giorni maggiorenne. Pagò come gli altri 15 euro. Oggi è un pentito in fuga da Brindisi. Il coordinatore del circolo spiega: «Ho subito scritto al commissario provinciale del Pd, Enrico Morando, naturalmente abbiamo espulso Catello Romano». Inutile cercare un archivio informatico. Il tesseramento del 2008 fu rapido e arrivò in breve a contare 2943 iscritti. "Il commissariamento del locale circolo del Pd - ha affermato Salvatore Vozza - è un segnale importante che va nel senso di quello scatto in avanti della politica che ho invocato sin dalle ore successive all'efferato omicidio Tommasino. La città - continua il sindaco di Castellammare di Stabia - ha bisogno di chiarezza intorno ad ogni dettaglio di quel delitto che ha profondamente scosso l'istituzione comunale". Per Enzo Amendola, candidato alla segreteria regionale del Pd e sostenitore di Pierluigi Bersani, «è una vicenda dolorosa che deve farci riflettere e che richiede una reazione immediata per ristabilire fiducia nel nostro partito. Sono d’accordo con i provvedimenti immediati presi da Morando, a cui va tutto il mio sostegno. È in gioco la credibilità del Pd di Castellammare e di quanti con passione e onestà lavorano al radicamento di un partito sano». Per Leonardo Impegno, candidato della mozione Franceschini, «Il coinvolgimento di due iscritti del Partito democratico nell’omicidio Tommasino è un fatto inquietante: da un lato getta fango sulle migliaia di militanti onesti del partito, dall’altro conferma l’esigenza di alzare l’asticella nel contrasto alla criminalità organizzata» .
venerdì 16 ottobre 2009
Pd commissariato
Tutti i giornali, stamani, s’interessano del PD di Castellammare di Stabia. Era una sede storica e gloriosa del vecchio partito comunista dice il Mattino. Oggi è un circolo del Pd ed è stato commissariato da Enrico Morando, che guida il coordinamento provinciale di Napoli. Qui è risultato iscritto uno dei killer di Gino Tommasino, il consigliere comunale del Pd ucciso nel febbraio scorso. Nei convulsi tre giorni di fine settembre 2008, quando si aprì e chiuse il tesseramento per il Pd tutto da creare, arrivò lì anche Catello Romano, da pochi giorni maggiorenne. Pagò come gli altri 15 euro. Oggi è un pentito in fuga da Brindisi. Il coordinatore del circolo spiega: «Ho subito scritto al commissario provinciale del Pd, Enrico Morando, naturalmente abbiamo espulso Catello Romano». Inutile cercare un archivio informatico. Il tesseramento del 2008 fu rapido e arrivò in breve a contare 2943 iscritti. "Il commissariamento del locale circolo del Pd - ha affermato Salvatore Vozza - è un segnale importante che va nel senso di quello scatto in avanti della politica che ho invocato sin dalle ore successive all'efferato omicidio Tommasino. La città - continua il sindaco di Castellammare di Stabia - ha bisogno di chiarezza intorno ad ogni dettaglio di quel delitto che ha profondamente scosso l'istituzione comunale". Per Enzo Amendola, candidato alla segreteria regionale del Pd e sostenitore di Pierluigi Bersani, «è una vicenda dolorosa che deve farci riflettere e che richiede una reazione immediata per ristabilire fiducia nel nostro partito. Sono d’accordo con i provvedimenti immediati presi da Morando, a cui va tutto il mio sostegno. È in gioco la credibilità del Pd di Castellammare e di quanti con passione e onestà lavorano al radicamento di un partito sano». Per Leonardo Impegno, candidato della mozione Franceschini, «Il coinvolgimento di due iscritti del Partito democratico nell’omicidio Tommasino è un fatto inquietante: da un lato getta fango sulle migliaia di militanti onesti del partito, dall’altro conferma l’esigenza di alzare l’asticella nel contrasto alla criminalità organizzata» .
1 commento:
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Questi del PD fanno ridere i polli, peggio di loro solo quelli affamati di destra...
RispondiEliminaInsomma: stiamo messi male.