Mancano pochi giorni alle primarie del 25 ottobre. Dopo il caos più completo di quelle del 2007, i sospetti sulla regolarità dello spoglio, il PD campano corre ai ripari. La Commissione regionale per le primarie indica dei criteri per la nomina dei Presidenti e degli scrutatori. “Il principio della pari rappresentanza tra i candidati – afferma Paolo Persico Segretario della Commissione regionale per il 25 ottobre - va salvaguardato, applicando un criterio di rotazione. In caso di impossibilità per un candidato di effettuare nomine si procede seguendo un criterio di alternanza tra gli altri candidati. In ogni caso si raccomanda di avere seggi composti in maniera plurale. La commissione ricorda la delicatezza e l'importanza dei compiti dei componenti del seggio per la riuscita del procedimento elettorale. Si tratta di individuare persone consapevoli del peso di lavoro e delle responsabilità. La commissione invita le strutture provinciali, per non ripetere errori delle precedenti esperienze a valutare la costituzione dei seggi e la loro ubicazioni in locali adeguati a svolgere in modo rigoroso e ordinato le operazioni di voto. Per gli adempimenti di registrazione e di verifica che ci siamo dati – conclude Persico - è difficile pensare di poter far votare, in modo ordinato, più di mille elettori a seggio.” Per votare basta un documento d’identità e la tessera elettorale. Le schede sono due: una di colore azzurro per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Nazionale, un’altra di colore rosa per l’elezione del Segretario e dell’Assemblea Regionale. Possono votare tutti coloro che abbiano almeno 16 anni, dalle ore 07.00 alle ore 20.00 di domenica 25 ottobre 2009.
Seggi indicati a Vico Equense:
Vico Centro, Corso Umberto I°, 67 ( sez. da 1 a 10 e sez. 19)
Moiano, via Nuova Faito, 17/19 (sez. da 11 a 13)
Ticciano, Circolo Acli (sez. 14)
Arola, via R. Bosco, 872 (sez. da 15 a 18)
Liste
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.