Piano di Sorrento - Varato un piano di osservazione costante sulle colline del territorio dove volontari ed ambientalisti intendono ricostruire un quadro di una situazione urbanistica non proprio chiara che negli ultimi anni ha danneggiato un’area sottoposta a tutela paesaggistica. Nel mirino del particolare osservatorio civile ricadono tutte le zone comprese tra le frazioni della Trinità e dei Colli di San Pietro, per giungere al famigerato Parco Lamaro oggetto negli ultimi trent’anni di disastrosi interventi di speculazione edilizia che hanno dato origine alla nascita di un vero e proprio villaggio nei meandri della montagna che si affaccia sulla zona B della riserva marina di Punta Campanella. Sotto particolare monitoraggio l’area che ricade nel triangolo compreso tra via Petrulo, via Cermenna e via Creta, dove stalle e capanni agricoli si sono nel tempo trasformati in abitazioni civili in barba alle norme di restrizione contenute nel piano regolatore generale comunale. Ultimamente diverse costruzioni portate a termine hanno modificato l’assetto ambientale di colline una volta interamente verdeggianti e dove attualmente le case sono spuntate con un ritmo impressionante. I timori degli ambientalisti sono rapportati al piano casa ideato dal governo che se attuato in una zona di particolare impatto paesaggistico come la penisola sorrentina rischierebbe di stravolgerne definitivamente l’aspetto. Nel probabile registro che sarà redatto finiranno di conseguenza tutti gli abusi edilizi, o presunti tali, già segnalati agli enti di competenza nel preciso obiettivo di evitare le solite furbate da parte dei titolari di manufatti che sottoposti periodicamente a sequestri e dissequestri potrebbero approfittare della situazione per ottenere condoni e sanatorie con un iter accelerato attraverso corsie preferenziali, vanificando in tal modo l’operato di vigilanza anche da parte dell’ente comunale. Il tutto a discapito di aree verdi attrezzate che sull’intero territorio della costiera continuano ad essere solo fantomatiche promesse. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
venerdì 2 ottobre 2009
Urbanistica e territorio, via al piano di monitoraggio
Piano di Sorrento - Varato un piano di osservazione costante sulle colline del territorio dove volontari ed ambientalisti intendono ricostruire un quadro di una situazione urbanistica non proprio chiara che negli ultimi anni ha danneggiato un’area sottoposta a tutela paesaggistica. Nel mirino del particolare osservatorio civile ricadono tutte le zone comprese tra le frazioni della Trinità e dei Colli di San Pietro, per giungere al famigerato Parco Lamaro oggetto negli ultimi trent’anni di disastrosi interventi di speculazione edilizia che hanno dato origine alla nascita di un vero e proprio villaggio nei meandri della montagna che si affaccia sulla zona B della riserva marina di Punta Campanella. Sotto particolare monitoraggio l’area che ricade nel triangolo compreso tra via Petrulo, via Cermenna e via Creta, dove stalle e capanni agricoli si sono nel tempo trasformati in abitazioni civili in barba alle norme di restrizione contenute nel piano regolatore generale comunale. Ultimamente diverse costruzioni portate a termine hanno modificato l’assetto ambientale di colline una volta interamente verdeggianti e dove attualmente le case sono spuntate con un ritmo impressionante. I timori degli ambientalisti sono rapportati al piano casa ideato dal governo che se attuato in una zona di particolare impatto paesaggistico come la penisola sorrentina rischierebbe di stravolgerne definitivamente l’aspetto. Nel probabile registro che sarà redatto finiranno di conseguenza tutti gli abusi edilizi, o presunti tali, già segnalati agli enti di competenza nel preciso obiettivo di evitare le solite furbate da parte dei titolari di manufatti che sottoposti periodicamente a sequestri e dissequestri potrebbero approfittare della situazione per ottenere condoni e sanatorie con un iter accelerato attraverso corsie preferenziali, vanificando in tal modo l’operato di vigilanza anche da parte dell’ente comunale. Il tutto a discapito di aree verdi attrezzate che sull’intero territorio della costiera continuano ad essere solo fantomatiche promesse. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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