Sorrento - Compie quindici anni l’associazione nazionale delle Città dell’Olio ed ai festeggiamenti organizzati per sabato a Spello, in Umbria, un posto in prima fila è riservato ai comuni della costiera, tutti membri della prima ora del sodalizio. Non a caso, a guidare la delegazione sarà Marco Fiorentino, sindaco di Sorrento e presidente delle città dell’olio della Campania, alla quale aderiscono 33 enti soci (Provincia di Benevento, Provincia di Salerno, Comuni di Ariano Irpino, Ascea, Caiazzo, Campagna, Casal Velino, Casalduni, Ceraso, Cerreto Sannita, Coltrone, Flumeri, Giffoni Valle Piana, Gragnano, Guardia Sanframondi, Massa Lubrense, Meta, Olevano sul Tusciano, Oliveto Citra, Piana di Monte Verna, Pisciotta, San Cipriano Picentino, San Lorenzello, San Lorenzo Maggiore, San Pietro Infine, Sant’Angelo D’Alife, Sant’Agnello, Serre, Sessa Aurunca, Sorrento, Stella Cilento, Torrecuso, Venticano). «Il quindicesimo anniversario dell’associazione – spiega Marco Fiorentino – rappresenta l’occasione per confermare l’impegno della nostra regione sul fronte della valorizzazione di questo straordinario prodotto, ricco di storia e di cultura, oggi divenuto anche un elemento importante dell’economia rurale». Sorrento, che ogni anno ospita il premio Sirena d’Oro, riservato agli oli extravergine di oliva a denominazione di origine protetta, quindi, è anche in prima fila per la promozione delle produzioni di qualità dell’olio, uno degli argomenti al centro della convention conclusiva dell’evento «Dicembre 1994-Dicembre 2009: 15 anni di attività», che si terrà nella Sala dell'Editto del Palazzo comunale di Spello. A seguire, sempre nella stessa sede, ci sarà l'assemblea ordinaria dell'Associazione riservata ai soci. «Con estrema soddisfazione celebriamo i quindici anni di attività di un'organizzazione giovane ma consolidata nei risultati e nelle adesioni. Siamo molto soddisfatti del volume di progettualità sviluppate finora con un alto grado di coesione nella valorizzazione di territori ad alta vocazione olivicola», ha sottolineato il presidente Enrico Lupi. D’altra parte anche per la penisola sorrentina, l’olio extravergine di oliva rappresenta, accanto agli agrumi, uno dei simboli del comparto agro-alimentare. Qui, infatti, nell’area di produzione dell’olio dop penisola sorrentina si concentra il 75 per cento dell'olivicoltura della provincia di Napoli. Essa interessa oltre 4.000 aziende con circa 1.500 ettari di superficie investiti. Notevole è il ruolo che l’olivo svolge in quest’area, non solo dal punto di vista produttivo ed economico, ma anche per la insostituibile funzione sia paesaggistica che idrogeologica. L’olio dop penisola sorrentina si ottiene dalla molitura delle olive Ogliarola o Minucciola per non meno del 65 per cento; Rotondella, Frantoio o Leccino, da sole o congiuntamente, in misura non superiore al 35 per cento. È ammessa anche la presenza di altre varietà per un massimo del 20 per cento del totale. Le tecniche di coltivazione degli oliveti sono quelle tradizionali della penisola sorrentina che assicurano all’olio che ne deriva l’elevato pregio qualitativo. Nell’ultima campagna di produzione olearia risultano iscritti al registro della dop penisola sorrentina 176 aziende agricole per complessivi 288 ettari di oliveti, con una produzione conferita alla molitura di 4.860 quintali di olive. La produzione di olio è stata pari a 22.510 litri, prodotti in 6 frantoi. (Francesco Aiello il Mattino)
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