Sorrento - "Constatiamo con rammarico che il Presepe vivente, che sarà allestito per la quinta edizione consecutiva nel borgo collinare di Casarlano, viene puntualmente dimenticato o relegato nei bassifondi della macchina informativa del cartellone "Mi illumino di inverno" varato dalla Città di Sorrrento. Eppure è una delle poche iniziative, se non l´unica, che riesca a coniugare la spiritualità natalizia con l´elemento socio-ricreativo e la riscoperta dei mestieri e delle antiche tradizioni sorrentine". Luigi Di Prisco, leader e portavoce del movimento civico "Sorrento di tutti", lamenta una scarsa considerazione degli organi di informazione istituzionali verso una manifestazione che in cinque anni si è affermata come autentico fiore all´occhiello del palinsesto natalizio, non solo della costiera sorrentina, ma dell´intera regione Campania. Il Presepe vivente, infatti, è realizzato a regola d´arte da maestri di pergolato e artigiani della locale comunità parrocchiale, e riesce a catalizzare l´attenzione di migliaia di visitatori, provenienti da varie città della nostra regione e dai turisti che visitano, nel periodo di fine anno, la nostra terra. Con pochi contributi economici, un gruppo di genitori e ragazzi, i quali stanno lavorando ininterrottamente dallo scorso 3 novembre per realizzare il presepe, dimostra che, ottimizzando le risorse a disposizione, è ancora possibile creare un evento affascinante, suggestivo e folcloristico. Un evento che, da una parte mette in vetrina le "eccellenze" del borgo, e dall´altro suscita l´interesse dei cittadini a riscoprire un´area periferica come Casarlano. "Iniziate del genere andrebbero valorizzate - sottolinea Luigi Di Prisco -, e invece, con rammarico, constatiamo che sul primo comunicato stampa del cartellone natalizio della Città di Sorrento si preferiscono menzionare mostre e spettacoli, ma non il Presepe vivente a Casarlano. Nel rispetto di chi, dal 3 novembre, lavora con disinteressata passione, ogni sera, per offrire un´alternativa davvero natalizia alla nostra città, questo comportamento, anche se dettato da superficialità, è da censurare. Stessa sorte è capitata anche allo spettacolo, in programma a Casarlano, il 28 dicembre del trio Taranta con Giovanni Mauriello: sul comunicato non c´è traccia. Ci auguriamo, nell´esclusivo interesse dei cittadini del borgo di Casarlano, che ci sia un´inversione di tendenza che possa dare il giusto lustro ad ed evento ormai entrato nei cuori di tanti cittadini che hanno a cuore la nostra città".
I presepi viventi sono una pietosa espressione di sottocultura da strapazzo.
RispondiEliminaGiuseppe