Vincenzo De Luca è noto soprattutto per la sua attività di sindaco a Salerno, attualmente al terzo mandato. I primi due mandati (1993-2001) si sono contraddistinti per il numero di opere pubbliche realizzate e per il recupero urbanistico della città. Il terzo mandato è attualmente caratterizzato dalla progettazione e realizzazione delle grandi opere per la città (metropolitana, cittadella giudiziaria etc.) molte delle quali avviate da tempo dallo stesso De Luca e non ancora completate. Le battaglie per la vivibilità e per la sicurezza hanno riscosso consensi anche nell'elettorato di centro-destra tanto che nell'ultimo sondaggio di Governance Poll si attesta al 70% delle preferenze, ossia +13% rispetto al giorno dell'elezione. L'avvio della raccolta differenziata ed il fatto che Salerno (nonché la sua provincia) non sia stata toccata dalla crisi dei rifiuti della Campania, hanno portato l'amministrazione De Luca sotto i riflettori della stampa nazionale. Nel 2009 il comune di Salerno è risultato l'unico comune capoluogo "riciclone" del centro-sud ed è diventato il primo capoluogo d'Italia per percentuale di raccolta differenziata (72%) raggiungendo a fine ottobre il 74,16%[3]. Dal rapporto di Legambiente, il Sole 24 Ore e Ambiente Italia sulla qualità ambientale dei capoluoghi italiani, inoltre, Salerno risulta risulta la prima città del meridione per qualità ambientale. De Luca si è sempre presentato con una lista civica di sinistra ("Progressisti per Salerno"); questa relativa indipendenza dai raggruppamenti politici (anche se i componenti della giunta appartengono comunque ai diversi partiti) ha contribuito ad accentrare la scelte programmatiche nella persona del sindaco. Per questi motivi è stato spesso tacciato di decisionismo e populismo dalla sinistra radicale e dai moderati, mentre la destra lo ha soprannominato il podestà rosso.
Ma Vincenzo il tenace non si ferma “Se non siamo uniti vince la camorra”
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