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lunedì 4 gennaio 2010

Circum ferma, turisti traditi nei giorni di festa

«Pubblico e privato, poli opposti così lo sviluppo resta al palo»

«La sospensione del servizio della Circum è stata un ulteriore smacco, dopo la chiusura del tunnel di Seiano. In molti hanno preferito rinunciare alle escursioni a Pompei ed Ercolano, visto il caos sulla Sorrentina. Così propagandare iniziative nuove diventa un boomerang». Costanzo Iaccarino, dal suo osservatorio di presidente di Federalberghi Campania e vicepresidente nazionale, nonché di titolare dell’hotel Imperial Tramontano di Sorrento, commenta criticamente la sospensione dei treni, benché non sia una novità. Si tornano a registrare record di presenze negli alberghi, dopo la crisi rifiuti: ma continuano i disservizi . «Come al solito non c’è coordinamento tra le parti. Molti clienti volevano andare a Pompei, perché è una delle escursioni più importanti. Ma hanno dovuto usare mezzi alternativi: e per la chiusura di Vico Equense hanno impiegato anche quattro ore tra andata e ritorno. Il maltempo ha fatto il resto. Forse, vista la complessità del momento, nessuno ha pensato che i treni della Circum potessero venire in aiuto ai turisti». La concomitanza con il maltempo e la chiusura del tunnel non avrebbero dovuto far optare per un servizio non stop dei treni? «Sicuramente era opportuno, almeno negli orari cosiddetti forti. La notte di San Silvestro molti clienti hanno ritardato di due-tre ore per via del blocco: il collegamento da Napoli era praticamente impossibile. Ma purtroppo parliamo di un problema antico e più ampio». Vale a dire? «Nelle zone turistiche anche l’offerta del servizio pubblico dovrebbe essere diversa, e adeguarsi alle richieste dei turisti. Che, non dimentichiamolo, sono in vacanza. È come se i dipendenti degli alberghi andassero in ferie nelle feste». Da quanto tempo gli imprenditori della Costiera convivono con la chiusura della galleria di Pozzano? «Tra aperture e chiusure da due anni, e un altro anno si prospetta all’orizzonte. Ci auguriamo almeno che questa situazione finisca presto. Ma non è l’unico problema». Quali sono gli altri? «Ad esempio, dall’ultimo incontro in prefettura ad ottobre era venuto fuori l’impegno a far partire le corse degli aliscafi entro il 9 dicembre. La promessa non è stata mantenuta, sembra per un problema di gare e appalti. Il fatto è che pubblico e privato sono due mondi completamente diversi». Avete almeno avuto assicurazioni sulla riapertura della galleria? «Era la condizione posta dagli imprenditori. Il programma dei lavori dovrebbe consentirci una Pasqua al lavoro: il tunnel dovrebbe riaprire i marzo, i lavori riprenderebbero a ottobre». Albergatori della Costiera più penalizzati rispetto agli altri, insomma? «Non riguarda solo noi, ma i ristoratori e tutto il sistema produttivo della costiera. Ci vuole la collaborazione degli amministratori per risolvere questo problema». (f.j. il Mattino)

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