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venerdì 15 gennaio 2010

“Come è stato possibile?”

Penisola sorrentina - Francesco Esposito da avvocato si occupa di urbanistica ogni giorno. E’ stato componete di varie commissioni edilizie nei comuni della penisola sorrentina ed ha svolto il ruolo di consigliere comunale e di assessore nel Comune di Piano di Sorrento tra gli anni ottanta ed i primi anni novanta. “Sulla questione c’è una lunga e chiara serie di pareri autorevoli e di pronunce giudiziarie. Tutti orientati nella stessa direzione, che è poi quella assunta dalla Regione con la nota del dirigente del settore urbanistico. Partiamo dai rilievi formulati dal professor D’Angelo su richiesta del Comune di Vico Equense e risalenti al 2005, proseguiamo con la pronuncia dell’avvocatura regionale dello stesso anno, ci sono , poi i provvedimenti adottati in sede cautelare da due ottimi magistrati: il gip Dario Gallo ed il pubblico ministero Emilio Prisco, tra i primi a studiare il fenomeno. Ci sono le sentenze del TAR, formulate da sezioni diverse ed in epoche diverse, c’è il provvedimento della sovrintendenza con cui si procede all’annullamento del nulla osta per il parcheggio in via S. Lucia a Meta. Quindi, quanto sostenuto di recente dal responsabile del settore urbanistico della Regione era stato già sacramentato da tempo. Francamente meraviglia, chi oggi si meraviglia. Mi chiedo: come è stato possibile tutto questo? Ovvero realizzare parcheggi pertinenziali in aree sottoposto ai vincoli fissati dal Put per i centri storici, e ciò soprattutto dopo il 29 dicembre del 2004 allorchè la regione campania con la legge 16 ripristinava – anche con riferimento ai parcheggi pertinenziali da realizzarsi in virtù articolo 6 della legge regionale 19/2001 - i vincoli del PUT. Nei centri storici il PUT non prevede ed anzi fa divieto di realizzare edilizia privata. I box interrato in alcun modo possono essere equiparati ad un intervento di edilizia pubblica concetto questo peraltro ben determinato in una sentenza del Tar Napoli quinta sezione del lontano 2005. Il problema è di natura sia politica, sia istituzionale. Nella seconda repubblica pare quasi fuori moda fare opposizione. Anzi chi perde le elezioni invece di fare opposizione seria, dura e circostanziata aspira ad entrare in maggioranza e fare “inciuci”. Senza rispettare la volontà degli elettori. Oppure in altri casi chi perde alle elezioni si dimette e quindi abdica alla responsabilità di controllare gli atti predisposti dalla maggioranza, eventualmente le irregolarità censurandone anche con denunzie, ove ne ricorrano i presupposti agli organi competenti. Ed inoltre, la soppressione di alcuni organi di controllo, come il Coreco, impedisce una più attenta valutazione anche in una fase di controllo degli atti comunali. Basta pensare che la delibera del Comune di Piano con cui si stabilivano i criteri per la realizzazione dei parcheggi pertinenziali è atto che è nato e si è fermato nel Comune di Piano e seppur inviato alla Regione, come affermato il dirigente dell’ufficio, l’inoltro è avvenuto al di fuori di qualsiasi procedura istituzionalmente prevista e mi riferisco alle procedure previste dall’articolo 24 del testo unico 16/04, nel caso di specie, ignorate.” (Da Agorà)

3 commenti:

  1. Com'è stato possibile?
    E' stato possibile perchè i sindaci della penisola (con quello di vico capo in testa) hanno svenduto il territorio pur di vincere le elezioni.
    Questi vincoli del cazzo hanno rotto il cazzo, hanno detto a tutti, e noi li storpieremo a nostro piacimento con l'aiuto delle nostra commissioncine edilizie.
    La strada non si può allargare? E noi diciamo che è una "messa in sicurezza"...
    Il parcheggio non si può fare? E noi facciamo finta di non sentire e di non vedere, tanto poi troviamo sempre qualche sentenza che ci fa comodo...
    Brutti politici del cacchio, avete sputato sulle vostre città, vergogna!

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  2. La questione dei parcheggi grida vendetta e chi si è arricchitto distruggendo il paesaggio dovrà comprarsene tutte medicine...

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  3. E' stato possibile a causa dell'ignoranza e incompetenza.
    Tutte le volte che vengo a Vico Equense in ferie mi stupisco che ancora vengano costruite autorimesse interrate in zone non edificabili e vincolate.
    Posso dire questo perché ho avuto varie occasioni di studiarmi la normativa del PUT e purtroppo vengo a dire che tutte le autorimesse interrate realizzate sono abusive, anche se realizzate sulla base di un titolo (che a seguito di un'azione di accertamento si rivelerebbe nullo in radice per mancanza dei presupposti legittimanti).
    Chi studia diritto urbanistico sa bene la differenza tra "deroga" e "variante" agli strumenti urbanistici.
    Si deroga laddove l'edificabilità è già consentita, perchè laddove la zona è inedificabile (per vincoli gerarchicamente sovraordinati o per scelta di PRG) non è possibile costruire, altrimenti non sarebbe più una deroga bensì una variante al PRG.
    In ogni caso siamo in presenza, a mio parere, di lottizzazioni abusive: i proprietari degli immobili costruiti o costruendi, peraltro, non sono messi al riparo da conseguenze spiacevoli per il solo fatto di essere titolari di un atto abilitativo, in quanto il giudice penale - chiamato a valutare nel concreto la liceità dell'opera - ben può "disapplicare" l'atto amministrativo (gli studiosi sanno che nemmeno di disapplicazione si tratta bensì di applicazione della legge urbanistica in generale).
    Per non dire che la legge 122/89 non ammette autorimesse in deroga al di fuori dei centri abitati.
    Inoltre c'è stata una sistematica violazione delle norme sulle distanze degli edifici dalle strade contenute nell'art. 9 del d.m. 1444/68.
    La maggior parte dei tecnici professionisti e delle pubbliche amministrazioni pensano che le distanze degli edifici valgono allorquando questi siano fuori terra: ciò è vero se siamo chiamati ad applicare una distanza tra fabbricati (perchè la norma protegge le intercapedini nocive), mentre ciò non vale quando siamo chiamati ad applicare una distanza tra edificio (anche interrato) e la strada pubblica perchè in questo caso la norma protegge la possibilità di poter allargare e quindi migliorare la viabilità. Giurisprudenza in quest'ultimo senso ce ne in quantità enorme.
    Ditemi voi, ora, se con tutte le autorimesse che sono state fatte fare senza rispettare le distanze dalla strada pubblica sia possibile in futuro migliorare la pessima e caotica viabilità della penisola sorrentina !! E' come aversi tagliato i ... per far dispetto alla moglie.
    E' per questo, quindi, che dico come l'abusivismo legalizzato (per ignoranza, incompetenza o quant'altro) è ancor più devastante dell'abusivismo spontaneo.

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