Ripascimento degli arenili: l’ok di Palazzo Santa Lucia dopo cinque anni di attesa
Meta - All’indomani dell’ultima mareggiata che ha devastato buona parte del litorale della penisola sorrentina causando notevoli danni ad impianti balneari ed attrezzature arriva l’ok della regione al progetto denominato «Coste sicure», per mettere in sicurezza le spiagge dei comuni di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense. In pratica si tratta di un piano di ripascimento e di protezione delle spiagge esposte al fenomeno dell’erosione che nel giro di una decina d’anni ha drasticamente ridotto gli ultimi lembi di sabbia esistenti. «Abbiamo ottenuto parere positivo alla cosiddetta valutazione di impatto ambientale ed ora sarà necessario reperire il finanziamento nell’ambito dei fondi europei», spiega il vicesindaco di Meta Graziano Maresca. L’iter Già, perché per oltre cinque anni il progetto è rimasto nei cassetti di Palazzo Santa Lucia e con esso l’intero piano con gli interventi da realizzare per arginare l’effetto delle mareggiate e contemporaneamente bloccare il fenomeno dell’erosione delle spiagge. Non a caso per raggiungere lo scopo i comuni di Meta, Piano di Sorrento, Sant’Agnello e Massa Lubrense avevano anche messo su una sorta di associazione con la finalità di ottenere ed impiegare meglio i finanziamenti della regione. Purtroppo, però, dall’epoca della presentazione, tra intoppi burocratici e mancanza di attenzione nel seguire l’iter del progetto, sebbene i fondi fossero stati già stanziati, sono rimasti inutilizzati e, quindi, persi. «Il nostro impegno di queste settimane, con la collaborazione degli uffici regionali impegnati nell’assegnazione dei fondi, con i quali abbiamo già avviato un proficuo rapporto, è proprio quello di riuscire a reperire le risorse per finanziare nuovamente l’intervento», aggiunge Maresca. Successivamente sarà necessario procedere alla progettazione esecutiva dei lavori, impegno che i comuni, o la regione in caso di gestione della gara da parte dell’ente di via Santa Lucia, potrebbero anche decidere di affidare direttamente all’impresa che si aggiudicherà l’appalto. L’appello Intanto al Comune di Meta è arrivato l’ennesimo appello degli operatori della fascia litoranea che, mentre sono impegnati per mettere in sicurezza quanto è sfuggito alla furia del mare, già si preoccupano degli effetti delle mareggiate sulla prossima stagione turistica, a causa dei danni riportati da numerose strutture, oltre che naturalmente dagli stabilimenti balneari. «Alla luce di quanto è accaduto si rendono sempre più urgenti interventi duraturi di protezione e di messa in sicurezza del litorale che non possono risolversi nel trasportare semplicemente la sabbia da una parte all’altra del versante», dicono in coro gli operatori. Il riferimento è al fenomeno delle correnti che hanno trasportato migliaia di metri cubi di arenile dalla Marina di Alimuri accumulandoli sul lato opposto del litorale. Il risultato? Intorno al porto in costruzione si è creata una distesa di sabbia sempre più profonda. Insomma, in dieci anni il volto di quest’angolo di costa è stato completamente stravolto senza che nessuno sia stato in grado di arginare il fenomeno. (Francesco Aiello il Mattino)
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