Nuovo condono in arrivo. La Incostante ci ripensa
Regione Campania - In dieci anni in Campania sono state realizzate circa 60mila le case abusive, una media di 6000 all'anno, 500 al mese, 16 al giorno. Un affare gestito da ben 64 clan, il ''gotha del cemento'', che ha sviluppato un'imprenditoria complessa, che attraverso i mattoni ha voluto riaffermare il controllo del territorio. Sono le cifre della 'cemento connection' in Campania diffuse da Legambiente alla luce degli scontri nella notte per evitare l'abbattimento di un edificio abusivo ad Ischia. Ben il 67% dei comuni campani sciolti per infiltrazione mafiosa dal 1991 ad oggi - ricorda l'associazione all'Asca - hanno tra le motivazioni di scioglimento proprio l'abusivismo edilizio. In piena campagna elettorale per le regionali, però, il governo gioca la carta del condono edilizio. La nuova sanatoria per chi ha compiuto abusi edilizi è contenuta in tre emendamenti al decreto Milleproroghe in discussione in commissione Affari costituzionali al Senato. Una sanatoria che se da una parte riapre i termini per regolarizzare gli abusi compiuti entro il 31 marzo del 2003 (data di scadenza dell’ultimo condono varato sempre da un governo Berlusconi), estendendolo anche alle aree protette, dall’altra si prepara a condonare preventivamente gli abusi futuri, concedendo alle Regioni di autorizzare attraverso il piano casa ulteriori ampliamenti volumetrici in deroga ai piani regolatori. ''Si profila dunque, di nuovo, un danno duplice per i cittadini - dicono i senatori Ecodem del Pd Roberto Della Seta e Francesco Ferrante all'Asca - accanto al danno ambientale e paesaggistico, ci sarebbe infatti il danno per la sicurezza degli italiani. Il terremoto dell'Aquila e le alluvioni di Messina e Ischia, con molti morti e feriti, hanno drammaticamente riproposto la necessita' di uno sviluppo edilizio equilibrato e rispettoso delle regole, in primis antisismiche, tutto il contrario di quello che farebbe la riapertura dei termini del condono edilizio. Una nuova ondata di cemento selvaggio e di costruzioni 'fai da te' esporrebbe tutti a grandi pericoli di instabilita' degli edifici, soprattutto in caso di terremoti, alluvioni e altre calamità. Un nuovo condono edilizio sarebbe un atto di grande irresponsabilità da parte della maggioranza e del governo''. Dietrofront della senatrice del Pd, Maria Fortuna Incostante. Dopo aver annunciato la sottoscrizione dell'emendamento del Pdl, la senatrice ha corretto il tiro ritirando la firma. "Naturalmente - afferma in una nota - sono contraria a una riapertura incondizionata dei termini del condono edilizio del 2003, che si configurerebbe a tutti gli effetti come una nuova, l'ennesima sanatoria edilizia proposta dal centrodestra sotto i vari governi Berlusconi. Questa, d'altra parte, e' la posizione unanime del gruppo del Pd del Senato, che condivido appieno. Altra cosa, diversa, e' cercare di equiparare la condizione dei cittadini della Campania a quella di tutti gli altri italiani, visto che di fatto i campani non hanno avuto la possibilita' di accedere alla sanatoria edilizia del 2003 a causa di una legge regionale particolarmente restrittiva poi dichiarata incostituzionale e quindi decaduta. Ho avuto modo di esprimere questi concetti anche nel corso della seduta della Commissione Affari costituzionali, come si evince anche dal resoconto. Ho tuttavia ritirato la firma dall'emendamento Sarro-Nespoli perche' non finalizzato a ripristinare una situazione di equilibrio per i cittadini campani, ma volto a riaprire a tutti gli effetti e per tutto il territorio nazionale i termini dell'ultimo condono edilizio, cosa per noi inaccettabile".
Quando si comincerà a demolire anche a vico?
RispondiEliminaQuando si comincerà a demolire anche a vico?
RispondiEliminaCosa molto difficile quando si appartiene al BOTTONE!
Prima si comincia meglio è...
RispondiEliminaLa mafia del cemento sta incancrenendo anche questa sfortunata città...