Massa Lubrense - «Parla» napoletano il sistema informatico multimediale del Museo del ciclismo di Madonna del Ghisallo, sulle Alpi in provincia di Como. Per rendere facilmente accessibile nel linguaggio tecnologico «web e touch screen», l’unico del genere in Italia, uno dei pochi in Europa, c’è voluto il cervello ed il cuore di tre napoletani arrivati in Lombardia da Sant’Agnello, Frattamaggiore e Sant’Agata sui due Golfi. Il più noto fra loro tre è l’avvocato Elo Castellano, già direttore del Giro d’Italia della Gazzetta dello Sport e del Giro della Campania del Il Mattino; gli altri due sono il dirigente dell’Asl NaNord Enzo Nappi, appassionato di storia del ciclismo, ed il giovane, ex ciclista, Giovanni Pane, titolare di un laboratorio di informatica a Sant’Agata sui due Golfi. Insieme, nell’arco di pochi giorni, hanno realizzato cervello e cuore informatici per il data-base del Museo del ciclismo della Madonna del Ghisallo sul Piano Rancio, in via Gino Bartali, nel comune di Magreglio in provincia di Como, del quale è presidente l’ex corridore Fiorenzo Magni, «il leone delle Fiandre» che negli anni 1940-50 contendeva vittorie e primati a Gino Bartali e Fausto Coppi, Ferdy Kubler e Charly Gaul. Ritiratosi dall’attività di presidente dell’Aroc (Associazione degli organizzatori di corse ciclistiche) e di direttore di gare, l’avvocato Elo Castellano è stato nominato vicepresidente, con la mansione di dirigente operativo del Museo. Come sua abitudine, anche nel nuovo incarico, ha profuso tutto se stesso. Il suo primo obiettivo è stato quello di portare il Museo di Madonna del Ghisallo ai vertici in Europa, con l’esposizione delle biciclette dei campioni, delle gigantografie di corridori, e un sistema web e touch-screen: un struttura facile e veloce, consultabile da tutti, ciclisti professionisti e dilettanti, cicloamatori e turisti del Ghisallo. Non soddisfatto del lavoro dei primi collaboratori che la Fondazione del Museo gli aveva affidato, l’avvocato Castellano ha trovato a Frattamaggiore in Enzo Nappi l’amico che aveva un archivio sul ciclismo più grande e sistematico del suo: oltre 15mila schede di corridori professionisti su un totale di circa 70mila praticanti lo sport delle due ruote. Ma occorreva qualcuno che facesse vedere con un «clic» le pagine e le immagini di quel meraviglioso mondo in movimento ed in tempo reale. Ecco allora per l’avvocato Elo Castellano l’incontro con Giovanni Pane, il tecnico, l’esperto che ha saputo trasformare i programmi telematici dal formato excel, posseduti dal Museo, in quello più moderno e semplice del web. (Gennaro Pappalardo Il Mattino)Pagine
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venerdì 15 gennaio 2010
Museo del ciclismo sul web "grazie" al genio campano
Massa Lubrense - «Parla» napoletano il sistema informatico multimediale del Museo del ciclismo di Madonna del Ghisallo, sulle Alpi in provincia di Como. Per rendere facilmente accessibile nel linguaggio tecnologico «web e touch screen», l’unico del genere in Italia, uno dei pochi in Europa, c’è voluto il cervello ed il cuore di tre napoletani arrivati in Lombardia da Sant’Agnello, Frattamaggiore e Sant’Agata sui due Golfi. Il più noto fra loro tre è l’avvocato Elo Castellano, già direttore del Giro d’Italia della Gazzetta dello Sport e del Giro della Campania del Il Mattino; gli altri due sono il dirigente dell’Asl NaNord Enzo Nappi, appassionato di storia del ciclismo, ed il giovane, ex ciclista, Giovanni Pane, titolare di un laboratorio di informatica a Sant’Agata sui due Golfi. Insieme, nell’arco di pochi giorni, hanno realizzato cervello e cuore informatici per il data-base del Museo del ciclismo della Madonna del Ghisallo sul Piano Rancio, in via Gino Bartali, nel comune di Magreglio in provincia di Como, del quale è presidente l’ex corridore Fiorenzo Magni, «il leone delle Fiandre» che negli anni 1940-50 contendeva vittorie e primati a Gino Bartali e Fausto Coppi, Ferdy Kubler e Charly Gaul. Ritiratosi dall’attività di presidente dell’Aroc (Associazione degli organizzatori di corse ciclistiche) e di direttore di gare, l’avvocato Elo Castellano è stato nominato vicepresidente, con la mansione di dirigente operativo del Museo. Come sua abitudine, anche nel nuovo incarico, ha profuso tutto se stesso. Il suo primo obiettivo è stato quello di portare il Museo di Madonna del Ghisallo ai vertici in Europa, con l’esposizione delle biciclette dei campioni, delle gigantografie di corridori, e un sistema web e touch-screen: un struttura facile e veloce, consultabile da tutti, ciclisti professionisti e dilettanti, cicloamatori e turisti del Ghisallo. Non soddisfatto del lavoro dei primi collaboratori che la Fondazione del Museo gli aveva affidato, l’avvocato Castellano ha trovato a Frattamaggiore in Enzo Nappi l’amico che aveva un archivio sul ciclismo più grande e sistematico del suo: oltre 15mila schede di corridori professionisti su un totale di circa 70mila praticanti lo sport delle due ruote. Ma occorreva qualcuno che facesse vedere con un «clic» le pagine e le immagini di quel meraviglioso mondo in movimento ed in tempo reale. Ecco allora per l’avvocato Elo Castellano l’incontro con Giovanni Pane, il tecnico, l’esperto che ha saputo trasformare i programmi telematici dal formato excel, posseduti dal Museo, in quello più moderno e semplice del web. (Gennaro Pappalardo Il Mattino)
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