Pagine
▼
giovedì 18 febbraio 2010
C'è l'intesa, ma Cosentino non ci sta
Regione Campania - C’è l’intesa. Il Pdl appoggerà il candidato dell’Udc Domenico Zinzi in corsa per la provincia di Caserta, mentre i centristi appoggeranno Stefano Caldoro alla corsa per la presidenza della Campania. La decisione sarebbe stata presa dai due co-fondatori del Pdl Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini, nel corso di un pranzo a Roma cui hanno preso parte anche i coordinatori del partito, i capigruppo di Camera e Senato ed i loro vice. Subito dopo l'accordo arriva la notizia che il potente deputato di Casal di Principe, Nicola Cosentino, si è dimesso da coordinatore regionale del partito in Campania. Non solo: ha reso noto di essersi dimesso anche da sottosegretario all’Economia. “E’ esploso il centrodestra”. Enzo Amendola, segretario regionale campano del Pd, sottolinea che le dimissioni di Cosentino costituiscono un tassello di una “faida” interna al Pdl. “Dopo l’abbandono del campo di Cosentino - prosegue la nota - è evidente a tutti che tra Pdl e Udc era solo un accordo di poltrone e non di programmi. Berlusconi da Roma ha guidato la trattativa delle alleanze. Se avevano un netto vantaggio, come annunciava Stefano Caldoro, perche’ hanno fatto di tutto per raggiungere l’accordo con l’Udc, arrivando addirittura a provocare le dimissioni del coordinatore regionale del Pdl? Forse non sono piu’ cosi’ convinti di vincere le elezioni regionali”. Da sempre rivali interviene anche Italo Bocchino sull'addio: "Le dimissioni di Cosentino vanno respinte dai vertici del Pdl al fine di garantire un suo contributo in campagna elettorale e per evitare che nella vicenda dell’alleanza con l’Udc appaia che ci sono vincitori e vinti".
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.