Regione Campania - "Vincenzo De Luca è brontolone, comunista, parla solo e con me ha sempre perso". Così si è espresso il candidato presidente della Regione Campania per il centrodestra, Stefano Caldoro, durante la manifestazione dell'Udeur Napoli sulla nave Medmar. "De Luca non è cattivo, è come un vecchio zio brontolone, quelli che ci sono in quasi tutte le famiglie, quelli che lasciamo parlare, parlare ma poi sappiamo che alla fine contano poco o nulla - ha detto Caldoro -. E poi non è fascista, ma comunista. E i comunisti cosa hanno fatto per Napoli? Nulla. tranne quei palazzoni di Scampia e qualche casa a San Giovanni a Teduccio: voglio solo ricordare che mentre lui faceva ancora il funzionario del Pci - ha concluso Caldoro - io ero già in Consiglio, qualche anno dopo i prendevo 50mila preferenze per la Camera e lui appena seimila». Quanto alle nomine dell'ultimo momento da parte della giunta regionale, l'ex ministro le ha giudicate "contro la legge". Per la formazione professionale "si fanno le nomine per l'agenzia regionale e si mette una persona per quattro e poi varano un piano mentre nessuno sa nulla: mi chiedo: per fare cosa? Cosa c'è scritto? Il sindacato non sa nulla. La Cisl non lo sa, l'Uil anche, fate voi una domanda alla Cgil". (Rocco Parola Velino/Campania)
mercoledì 24 marzo 2010
Caldoro: De Luca brontolone comunista che non conta
Regione Campania - "Vincenzo De Luca è brontolone, comunista, parla solo e con me ha sempre perso". Così si è espresso il candidato presidente della Regione Campania per il centrodestra, Stefano Caldoro, durante la manifestazione dell'Udeur Napoli sulla nave Medmar. "De Luca non è cattivo, è come un vecchio zio brontolone, quelli che ci sono in quasi tutte le famiglie, quelli che lasciamo parlare, parlare ma poi sappiamo che alla fine contano poco o nulla - ha detto Caldoro -. E poi non è fascista, ma comunista. E i comunisti cosa hanno fatto per Napoli? Nulla. tranne quei palazzoni di Scampia e qualche casa a San Giovanni a Teduccio: voglio solo ricordare che mentre lui faceva ancora il funzionario del Pci - ha concluso Caldoro - io ero già in Consiglio, qualche anno dopo i prendevo 50mila preferenze per la Camera e lui appena seimila». Quanto alle nomine dell'ultimo momento da parte della giunta regionale, l'ex ministro le ha giudicate "contro la legge". Per la formazione professionale "si fanno le nomine per l'agenzia regionale e si mette una persona per quattro e poi varano un piano mentre nessuno sa nulla: mi chiedo: per fare cosa? Cosa c'è scritto? Il sindacato non sa nulla. La Cisl non lo sa, l'Uil anche, fate voi una domanda alla Cgil". (Rocco Parola Velino/Campania)
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