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domenica 28 marzo 2010
Incognita astensionismo, debutta la scheda con l’opzione uomo-donna
Regione Campania - Oggi e domani i cittadini campani (gli elettori sono 4 milioni e 800mila) sono chiamati alle urne per eleggere la nuova assemblea regionale. L’incognita è l’astensionismo: basti pensare che alle ultime Europee si è recato ai seggi solo il 63,9% degli aventi diritto. Del Consiglio faranno parte, ecco la prima novità, il presidente della giunta e sessanta consiglieri. In passato, invece, il governatore rientrava tra i sessanta componenti dell’aula. Non c’è più il listino, abolito con la nuova legge elettorale. Il sistema è il proporzionale, con liste circoscrizionali nelle cinque province. La coalizione collegata al presidente deve ottenere almeno il 60 per cento dei seggi: in Campania, dunque, la maggioranza avrà diritto a 36 consiglieri regionali più il presidente, la minoranza a 24. Il tetto del 60 per cento è stato voluto per tutelare la rappresentanza delle opposizioni, a prescindere dal risultato. Le sezioni elettorali sono 5.717, di cui 886 a Napoli (32 speciali). Nel capoluogo partenopeo (dove ieri sono stati sostituiti 65 presidenti di sezione) il numero totale degli elettori è 815.875, di cui 384.362 maschi e 431.513 femmine. Votano per la prima volta in 2.992, 1.519 maschi e 1.473 femmine. Per il rilascio dei certificati smarriti o deteriorati gli uffici delle Municipalità saranno aperti oggi dalle 8 alle 22 e domani dalle 7 alle 15. Gli elettori con difficoltà motorie, che intendano avvalersi dell’accompagnamento da parte dei taxi riservati e non abbiano ancora prenotato il servizio presso Napoli Sociale, potranno rivolgersi alle Municipalità. Per le Regionali ogni cittadino riceverà una scheda di colore verde su cui sono riportati i nomi dei candidati alla presidenza (Caldoro, De Luca, Ferrero e Fico, mentre è stato escluso Giliberti), collegati ai simboli delle liste delle rispettive coalizioni. La legge prevede il voto disgiunto: è pertanto possibile sbarrare il nome di un candidato governatore ma scegliere la lista di un altro schieramento, a lui non collegata. È anche ammesso il voto per il solo partito, per la lista con l’indicazione del candidato e per il solo presidente. Per la prima volta, poi, è possibile esprimere la doppia preferenza, caso unico in Italia: l’elettore ha facoltà di indicare due cognomi presenti in una stessa lista ma a patto che siano di generi diversi (uomo-donna), pena l’annullamento della seconda preferenza. È comunque sempre possibile indicare un solo cognome (di un uomo o di una donna) sulla scheda. Nella campagna elettorale che si è conclusa venerdì non sono mancate le tensioni e i colpi di scena: dal «tira e molla» sul faccia a faccia tra gli aspiranti presidenti all’avversata candidatura di Roberto Conte fino all’allarme sul voto inquinato. Proprio il rischio di brogli ha spinto i partiti a mobilitarsi attraverso un esercito di «sentinelle», alle quali è affidato il compito di vigilare che nei seggi tutto si svolga regolarmente. L’appuntamento è per oggi dalle 8 alle 22 e per domani dalle 7 alle 15. Poi ci sarà l’atteso verdetto. (di ger. aus. da il Mattino)
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