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martedì 20 aprile 2010

Aree di sosta, la Procura di Perugia indaga

Nel mirino le gare di Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano e Vico Equense

Un giro di appalti truccati per l'aggiudicazione della gestione dei parcheggi comunali a pagamento è stato scoperto dalla guardia di finanza di Perugia che ha dato esecuzione a 5 ordinanze di custodia cautelare nei confronti di amministratori, dirigenti e collaboratori esterni di una azienda perugina, la Sis di Mantignana, leader nel settore della realizzazione e della gestione delle aree di sosta cosiddette a “strisce blu”. Tra gli appalti che potrebbero essere stati "pilotati", in Campania figurano: Poggiomarino, San Giuseppe Vesuviano e Vico Equense. Secondo gli investigatori le indagini hanno portato alla luce una vera e propria associazione a delinquere, finalizzata al conseguimento di appalti pubblici truccati. Secondo l'accusa gli arrestati «attraverso un artificioso e ramificato sistema clientelare» avrebbero manipolato il regolare andamento delle gare di appalto di oltre 30 enti locali. L’azienda, che aveva contatti con 120 comuni italiani, secondo quanto riferito dagli investigatori, sarebbe stata agevolata nelle gare attraverso la predisposizione di bandi confezionati ad hoc, che le hanno permesso l’aggiudicazione di appalti milionari, in violazione alla specifica normativa. In cambio i vertici dell’azienda avrebbero offerto denaro e altre utilità e, in alcuni casi, assunzioni. C'è anche un consigliere comunale di Poggiomarino tra i destinatari delle cinque ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip del tribunale di Perugia ed eseguite dalla squadra mobile della questura di Napoli. Si tratta di Aniello Bifulco, noto nella cittadina vesuviana come Ennio, accusato di turbativa d'asta. Bifulco è un dipendente di una ditta che ha sede nel capoluogo umbro, secondo l'accusa avrebbe collaborato nel tentativo di manipolare le gare di appalto relative all'aggiudicazione della gestione dei parcheggi comunali a pagamento. Il politico, infatti, controlla la gestione delle aree di sosta nei comuni della Campania. Le indagini sono tutt'ora in corso e le fiamme gialle stanno valutando la posizione di diversi amministratori pubblici.

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