Vico Equense - La maggioranza vacilla. Durante la seduta del consiglio comunale di venerdì scorso il centro destra si divide e decide di rinviare l'approvazione della manovra finanziaria, lo scontro è rimandato a lunedì 3 maggio quando l'assemblea cittadina si riunirà di nuovo. “Nella nostra città – scrivono in un documento Nello Davino e Franco Cuomo consiglieri comunali eletti con l'UDC - da qualche tempo a questa parte la mancata osservanza delle più sane ed elementari regole della Buona Politica ha determinato una gestione poco democratica della cosa pubblica. Ciò deriva innanzitutto dal fatto che la volontà degli elettori è stata calpestata perchè da circa un anno quel progetto che fu alla base della vittoria politica del 2006 è stato troncato inspiegabilmente. I Cittadini, che avevano indicato con il loro voto le persone dalle quali volevano essere governati ed amministrati e che confidavano nel rispetto dei patti elettorali, si sono sentiti derubati e indignati ma soprattutto hanno subito le conseguenze di tale incomprensibile comportamento che sono state del tutto negative. Infatti vi è stato un rallentamento dell'azione amministrativa, una confusione nella gestione dell'azienda comunale, un lassismo nel controllo della Città con aumento del disordine e della insicurezza. Il privilegiarsi delle attività del settore Lavori Pubblici, trascurando tutte le altre esigenze della Città, ha provocato enormi disagi. La Programmazione si è fermata. Una idea di Progresso e Sviluppo della Città nel suo complesso appare abbandonata. La Vico Equense che negli anni scorsi era stata capace di portare la propria immagine ai livelli primari in Penisola Sorrentina e nella Regione è stata mortificata: l'immagine è sbiadita. In questa situazione non è possibile continuare. Non è possibile in questo momento ed in presenza di tale disagio politico per noi aderire alla richiesta di fiducia che ci viene chiesta sul bilancio comunale. Chiediamo pertanto alla amministrazione in carica di avviare immediatamente una revisione del quadro politico e gestionale secondo i principi della rappresentatività e della pari dignità delle forze politiche che furono protagoniste della elezione di questo sindaco e di questo consiglio comunale. Questo al fine di ottenere il necessario e non più derogabile rilancio della azione amministrativa con l'obiettivo di raggiungere i risultati previsti nel programma elettorale non ancora compiuti. Nella attesa di un positivo riscontro riteniamo di non partecipare alla odierna seduta di consiglio comunale.”
E quindi?
RispondiEliminafACCIOMOLI sANTI SUBITO.
RispondiEliminaGennaro Cinque... e danggell sta assessorato!!!
RispondiEliminaC'è chi predica bene e chi razzola male. Questi due insieme ai lori ispiratori-cospiratori non solo predicano male ma razzolano ancor peggio.
RispondiEliminaGennaro Cnque = sindaco masochista.
RispondiEliminaPerchè ti diverti tanto a farti massacrare e ricattare, ma che ti costa dare un posto in giunta a qualche poverello della piazza. E' così tutti vissero felici e contenti.
Se 'o zerrone si sente come Fini, addio politica. Vogliamo chiedere a costui se il documento letto inconsiglio comunale lo sa riscrivere?
RispondiEliminaBisogna soltanto capire se alle parole seguiranno i fatti, il 3 maggio vedremo, stando così le cose almeno l’UDC nn dovrebbe votarlo questo bilancio.
RispondiEliminaSperiamo che non lo voti nessuno, questo bilancio.
RispondiEliminaPrima se ne vanno a casa sindaco e maggioranza, prima questa città comincierà il suo cammino di risalita verso la legalità e il rispetto delle regole elementari.
...alla disperata ricerca di una poltron(cina)...che tristezza !
RispondiEliminaA casa! Tutti a casa!
RispondiEliminaGennaro Cinque, il miglior sindaco che vico equense abbia avuto.
RispondiEliminaVorrei solo capire che centra il dualismo politico con l'approvazione del bilancio. Ma queste persone che stanno in consiglio sanno per lo meno scrivere? visto che quando parlano (sic!) esprimono tutto la loro deficienza.
RispondiEliminaHo assistito ad una vergognosa seduta di consiglio comunale. Il più ignorante ha conquistato la scena politica, il muratore si è sentito come Fini, il cospiratore che si pavoneggiava tra il pubblico ergendosi a capo conbriccola e soddisfatto di far cadere l'amministrazione, il zeppolaio pregno della sua autodidatta che insisteva nel vedere tutto nero e tutto mancante, l'antennaio che dichiarava di essere lui la maggioranza e quindi imporre la sua volontà, il chiatto falso asssitente sociale che sogghignava per le memorie sue assessoriali e, poi, un mugulo di trombati, inetti, incapaci e fannulloni nel godere questo spettacolo deprimente.
RispondiEliminaIo credo che il bialncio vata votato sperando che qualcuno se lo legga e soprattutto lo capisca, perchè la città non si può fermare per l'asteninza dalla poltrona.
RispondiEliminaVorrei dire al commentatore delle 27 aprile 2010 09.35 che le figure teatrali da lui tracciate sono corrette, ma perchè non ha inserito la sagoma più sagoma di tutti, e cioè il suo amato, istruito, acculturato, paladino delle leggi, fine e onesto, sindaco Telearredo?
RispondiEliminaBisogna essere coerenti è leali, se non si condivide più il percorso politico intrapreso qualche anno fa, si può sempre passare dall’altro lato, insieme alle tante opposizioni esistenti!!!
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