Meta - Salvo il cedro di via Caracciolo. La perizia degli esperti incaricati dal Comune ha confermato in pieno le tesi del Wwf, sottolineando come dalle analisi non emergano difetti biomeccanici, anomalie di crescita o alterazioni tali da ipotizzare rischi di stabilità dell’albero, un raro esemplare di cedro dell’Himalaya di 75 anni di età, che versa dunque in buono stato vegetativo. Si chiude così una querelle iniziata nelle scorse settimane, quando il proprietario del giardino nel quale sorge il cedro, nel pieno centro storico metese, aveva chiesto all’ufficio Ambiente del Comune il nulla-osta per l’abbattimento della pianta. Una richiesta giustificata dall’altezza eccessiva dell’albero – ben 18 metri – e dalla sua esposizione all’azione dei venti, che avrebbero messo a rischio non solo la stabilità della pianta, ma anche l’incolumità dei passanti. Il Comune, tuttavia, diffidato dagli ambientalisti, non aveva autorizzato il taglio, disponendo contestualmente la perizia, grazie alle risultanze della quale il cedro ora potrà continuare a crescere. Soddisfatto Claudio d’Esposito, presidente della sezione locale del Wwf: «Siamo riusciti ad evitare un ulteriore ingiustificato attentato al patrimonio arboreo della penisola sorrentina». (ci. m. vi. Il Mattino)
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