Pagine

domenica 30 maggio 2010

“La maggioranza che sostiene il Sindaco? Tanti dott. Jekyll e mister Hide”

Castellammare di Stabia - «La maggioranza che sostiene il Sindaco? Tanti dott. Jekyll e mister Hide, ma l’unico che sembra non essersene accorto è il sindaco» così ha commentato il consigliere comunale del Cdl stabiese, capogruppo consiliare, Antonio Sicignano. «Prima alcuni di essi sono stati assessori, consiglieri, candidati, sostenitori e fans del centrosinistra per innumerevoli anni; poi sono diventati consiglieri, candidati, sostenitori e fans del centrodestra per gli anni in corso; Prima alcuni di essi erano assessori, consiglieri, candidati, sostenitori e fans del sindaco Salvatore Vozza; Ora sono stati consiglieri, candidati, sostenitori e fans del sindaco Luigi Bobbio». Ma non è finita qui. «Prima alcuni di essi son stati assessori, consiglieri, candidati, sostenitori e fans dell’amministrazione comunale uscente; poi sono diventati consiglieri, candidati, sostenitori e fans che attaccano manifesti per accusare la precedente amministrazione, guardandosi bene però dall’ammettere le proprie responsabilità. Prima alcuni di essi sono stati assessori, consiglieri, candidati, sostenitori e fans che hanno votato e sostenuto un piano spiagge ed altri atti che revocavano le concessioni ad alcune spiagge di Pozzano; poi sono diventati consiglieri, candidati, sostenitori e fans che si apprestano a votare e sostenere la emanazione di concessioni temporanee alle stesse spiagge di Pozzano». Aggiunge Sicignano: «il problema è che di tutto ciò l’unico che sembra non essersene accorto è l’attuale sindaco, il quale nonostante nella sua maggioranza ci siano molti autorevoli esponenti della precedente amministrazione, continua ad accusare la stessa di chissà quali vicende. Noi – conclude Sicignano - gli unici coerenti e pronti a dare vita ad una rivoluzione di cambiamento».

Nessun commento:

Posta un commento

La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.