Massa Lubrense - L’allarme lanciato dai pescatori ed il tempestivo intervento dei militari della guardia costiera ha attenuato gli effetti sull’ecosistema per un guasto alla condotta sottomarina a servizio dell’impianto di depurazione di Massa Lubrense. Una scia sospetta che striava il mare nello specchio d’acqua compreso tra il porticciolo di Marina della Lobra e lo scoglio del Vervece ha suggerito, l’altra mattina, le preventive ispezioni del personale dell’Ufficio locale marittimo alla struttura ubicata in località Girone, tra Massa centro e Marina della Lobra, attuate con i tecnici della Gori spa, l’azienda che gestisce in ciclo delle acque in penisola sorrentina. Focalizzato il disservizio alla condotta sottomarina il guasto è stato prontamente riparato da personale qualificato incaricato dalla società Gori sventando ulteriori possibilità di inquinamento ambientale. Sarebbe stato un grave colpo per il mare di Massa Lubrense, recentemente insignito della bandiera blu per il terzo anno consecutivo. Anche se proprio a Marina della Lobra i dati dell’Arpac pubblicati in altre pagine del nostro giornale parlano di divieto di balneazione su un tratto di 141 metri. Intanto, i militari della guardia costiera di Massa Lubrense, coordinati dal capo del compartimento marittimo di Castellammare, capitano di fregata Antonio Demetrio Raffa, hanno richiesto anche l’intervento del personale dell’Arpac, al quale è stato affidato l’incarico di eseguire i campionamenti nelle zone di mare interessate e successivamente consegnati al Dipartimento provinciale di Napoli per analisi chimica e batteriologica. Nonostante la tempestività dell’intervento e gli scrupolosi controlli tecnici effettuati, comunque, non è stato possibile individuare con precisione le cause del guasto, le quali nei prossimi giorni saranno oggetto di ulteriori accertamento da parte delle autorità competenti. «Prossimamente – fanno sapere dalla guardia costiera – sarà esecutiva anche l’operazione Mare sicuro che, attraverso l’impiego di battelli veloci, consentirà di potenziare l’attività di vigilanza finalizzata alla salvaguardia della vita umana in mare ed alla tutela dell’ambiente marino in una zona, come quella di Massa Lubrense, caratterizzata da uno dei livelli più alti di afflusso turistico e diportistico in Italia». (a.s. il Mattino)
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