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martedì 18 maggio 2010

Nicolais: «Stimo Trombetti ma per lui sarà difficile»

Regione Campania - E che giudizio ne dà? «È vero che è un esecutivo in cui ci sono molti professori universitari. Questo significa che l’accademia si sta prendendo una responsabilità importante, in un momento assai difficile per la Campania». Dunque il suo giudizio è positivo? «Diciamo che la trovo una sfida interessante. Speriamo che Caldoro la porti avanti». Molto diplomatico. Conosce il neoassessore ai Lavori pubblici? «Edoardo Cosenza è un professionista di spessore». Sergio Vetrella? «Ha fatto un lavoro egregio al Cira. Mi sembra solo un po’ troppo carico di deleghe». Trasporti e Attività produttive, Ennio Cascetta e Andrea Cozzolino insieme. «Già, mi auguro che riesca a lavorare bene. Diamogli fiducia». C’è un’unica donna, Caterina Miraglia. «Davvero poco, una sola donna. Ho conosciuto la Miraglia quando ero assessore e lei presidente Edisu Salerno. Una giurista decisa. Le premesse ci sono». Tutto questo preambolo per arrivare al nodo del problema: cosa pensa della scelta del rettore Guido Trombetti. «Caldoro scegliendo il rettore ha lanciato una sfida all’intera accademia». Certo, ha fatto un colpaccio politico. Trombetti è stato il candidato di De Mita per il Comune di Napoli e il candidato governatore di Bassolino. Come conferma l’assessore comunale Oddati. Dunque un uomo di centrosinistra. Cosa pensa della sua scelta? «Per questa delega specifica, l’Università e la ricerca, c’è sempre stato un chiaro approccio tecnico. Prima io, poi Nicola Mazzocca». Detto questo? «Trombetti è un amico, una persona che stimo profondamente. È chiaro che finché si occuperà di quel settore, dal punto di vista tecnico, non avrà problemi. Sarà più difficile quando, inevitabilmente, si dovrà confrontare sul piano politico con le scelte del governo Berlusconi. Quando dovrà avere posizioni nette». In molti, da destra e da sinistra, hanno giudicato le scelte di Caldoro in continuità. «Di certo scegliere Trombetti per la Ricerca, vuol dire, in un certo qual modo, avere un giudizio positivo sulla gestione del settore nella precedente amministrazione. Il punto è un altro». Quale? «Stiamo già vivendo una fase critica e arriveranno momenti ancora più difficili dal punto di vista economico e finanziario per la Campania. Dunque Caldoro e la sua squadra hanno un compito molto delicato. Ma mi permetto di dire che anche il Pd ha un ruolo decisivo: in consiglio regionale dovremo fare una vera opposizione, superando antichi rancori e sterili divisioni». (di Simona Brandolini da il Corriere del Mezzogiorno)

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