Regione Campania - “Il segretario regionale Amendola deve stare più vicino al gruppo e in tanti, nel Pd, devono smetterla di fare i primi della classe: abituiamoci tutti che non stiamo più al governo, siamo opposizione”. A lanciare l'appello, in un'intervista al VELINO, è il consigliere regionale democrat Angela Cortese che poi spegne il fuoco delle polemiche interne al gruppo sulla vicenda delle presidenze di commissione. Cortese, state litigando per decidere chi deve guidare le commissioni speciali? “Ci sono stati momenti di chiarimento e nella riunione del gruppo convocata per martedì si chiude l'accordo. Il problema è in generale la gestione del gruppo: sono tante le aspettative, tutti vogliono fare i presidenti, così non va bene”. Si privilegia, quindi, l'appartenenza alle rispettive correnti interne al partito? “Credo sia giusto comportarsi in questo modo. Del resto, ci siamo dati un assetto con l'Ufficio di Presidenza e come area Bersani abbiamo ottenuto il capogruppo e il vicepresidente”. Quindi i presidenti saranno il franceschiniano Tonino Amato, il lettiano Donato Pica e il bindiano Nicola Caputo? “Vediamo. Ripeto: lo schema è quello delle aree sia politiche che territoriali di appartenenza”. Il ruolo di De Luca vi schiaccia un pò e bisogna costruire la stagione dell'opposizione. “Siamo stati tutti al governo, abituarsi ad essere opposizione sembra un'operazione complicata per alcuni miei colleghi di partito: basta essere primi della classe, lavoriamo bene assumendo il ruolo di minoranza. E la presenza nostro segretario Enzo Amendola, in momenti topici come l'elezione dell'Ufficio di Presidenza, pur non avendo noi bisogno di un tutore, sarebbe stata opportuna: invece era a Roma”. Ora per il Comune di Napoli primarie a tutti i costi? “Le abbiamo scelte come metodo per individuare i candidati alla guida delle Amministrazioni. Mi sembra giusto e ovvio che ciò accada per il Comune di Napoli. Servono però molte candidature, sia chiaro a tutti”.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.