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giovedì 20 maggio 2010

Pd, la versione 'Open' non piace ai deputati e a popolo Facebook

'Pd open. Prepariamo giorni migliori per l'Italia'. Lo slogan scelto per presentare le proposte dell'Assemblea di venerdì e sabato prossimi non suscita grandi entusiasmi nel partito, nè da parte dei parlamentari nè del popolo di Facebook sempre reattivo alle novità che gli vengono sottoposte. Oggi la campagna è stata presentata alla stampa da Enrico Letta e Rosy Bindi, subito dopo il vicesegretario ha incontrato il gruppo parlamentare della Camera che però non ha apprezzato il senso della convocazione. "Sembrava avessero convocato un focus group - ha detto un dirigente -, ci hanno chiamato per mostrarci delle slides ma noi ci aspettavamo di discutere di politica. Oltretutto i focus group si convocano prima di decidere lo slogan, qui invece era già tutto deciso". L'assemblea infatti, convocata per le 15 nella sala del gruppo a Montecitorio, non era particolarmente affollata e non ha offerto una discussione approfondita se si eccettuano alcuni interventi critici come quello di Sergio D'Antoni, al quale non è piaciuto l'uso dell'inglese 'Open Pd' o quello di Luciano Pizzetti che non ha condiviso l'accostamento tra l'Europa e il federalismo. Al termine della riunione i deputati, sia quelli di maggioranza che quelli della minoranza di Areadem, non hanno nascosto i loro commenti ironici neppure davanti ai giornalisti che aspettavano la conclusione dell'assemblea: "Ma è un torneo di tennis o di golf?" è la battuta più frequente. "Io mi candido testa di serie in quanto Open mind", scherza Paola Concia". "Meglio open che closed", dice un dirigente dalemiano. Mimmo Lucà si sfoga con un collega in Transatlantico: "Eravamo tutti sgomenti, quanti capiscono cosa vuol dire open? Ci facciamo una figura da matti". E c'è stato perfino chi ha fatto notare che le formule inglesi appartenevano ad un'altro stile di 'gestione' del partito, facile leggere il riferimento a Walter Veltroni e al suo Pd- Day. Insomma i deputati non sono convinti che questa formula sia vincente e comunque molti si sono lamentati per non aver potuto articolare un dibattito e dire la loro. Sulla stessa lunghezza d'onda si sono trovati i sostenitori del Pd su Facebook che interpellati sul profilo ufficiale del partito sul gradimento per il nuovo slogan hanno risposto in modo fin troppo sincero: "Orrendo...al solito difettiamo pure in comunicazione e marketing...", ha scritto Davide. "Ma invece dei soliti slogan perchè non fate tante bei poster in cui spiegate le vostre proposte per l'Italia - suggerisce Luca -? Qui servono programmi, cacchio! Lo capite si o no?". E ancora Giorgio al quale bastano "4 parole: lo slogan è moscio". A Cinzia invece piace: "Si, ma forse dovrebbe essere un pò più incisivo...". "Prima i contenuti...siamo stanchi degli slogan", incalza Francesca. "So' anni che prepariamo facciamo ecc, ma in realtà non facciamo nulla. Mentre ci prepariamo loro governano", chiosa Simone. (Apcom)

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