Flora Beneduce e i Club della Libertà di Napoli e Provincia si mobilitano per frenare lo scempio
Vico Equense - “L’ennesimo scempio paesaggistico e culturale a cui diciamo no”. È questo il commento di Flora Beneduce, coordinatrice dei Club della Libertà di Napoli e Provincia al progetto della realizzazione di un maxi parcheggio interrato, al di sotto dell’agrumeto adiacente la SS. Trinità e Paradiso. Il complesso monumentale è stato a lungo un educandato femminile riservato alle famiglie bene di Vico Equense e della penisola sorrentina. Generazioni di docenti si sono formate nel chiostro secentesco. Inoltre, la struttura rappresenta un tesoro dell’arte barocca, con le sue torri merlate. Ne è proprietario il Ministero del Bilancio. Oggi rischia di essere trasformato in una scuola di alta formazione gestito da una fondazione al cui interno prevalgono i soci privati. Mentre sotto l’area giardino dello stabile, conosciuto da decenni in città come “il giardino delle suore”, potrebbe sorgere l’ennesimo maxi parcheggio.Il consiglio di amministrazione che gestisce la struttura, presieduto da Aniello Di Vuolo, ha approvato una delibera che prevede la costruzione di due piani di box auto ricorrendo alla formula della finanza di progetto. Uno dei piani resterà alla SS. Trinità. L’altro sarà affidato all’impresa privata che si aggiudicherà la gara per realizzare l’opera. “Non possiamo permettere che un luogo simbolo della città di Vico Equense venga brutalmente trasformato – dice Flora Beneduce -. Si tratterebbe di un affronto non solo all’arte, alla cultura e alla tradizione, ma anche all’intera comunità cittadina. Non si può speculare ignorando la storia. Inoltre, ritengo che la delibera del Cda dell’ente sia dannosa e inutile. Nella stessa area, infatti, insistono numerosi parcheggi interrati. Perché crearne altri deturpando l’immagine del paese? L’amore per i propri luoghi è un valore che noi del Popolo della Libertà difendiamo a spada tratta. I Club di Napoli e Provincia sono pronti a mobilitarsi per arrestare questi piani che mortificano la cittadinanza e devastano il territorio”.
Vico Equense - “L’ennesimo scempio paesaggistico e culturale a cui diciamo no”. È questo il commento di Flora Beneduce, coordinatrice dei Club della Libertà di Napoli e Provincia al progetto della realizzazione di un maxi parcheggio interrato, al di sotto dell’agrumeto adiacente la SS. Trinità e Paradiso. Il complesso monumentale è stato a lungo un educandato femminile riservato alle famiglie bene di Vico Equense e della penisola sorrentina. Generazioni di docenti si sono formate nel chiostro secentesco. Inoltre, la struttura rappresenta un tesoro dell’arte barocca, con le sue torri merlate. Ne è proprietario il Ministero del Bilancio. Oggi rischia di essere trasformato in una scuola di alta formazione gestito da una fondazione al cui interno prevalgono i soci privati. Mentre sotto l’area giardino dello stabile, conosciuto da decenni in città come “il giardino delle suore”, potrebbe sorgere l’ennesimo maxi parcheggio.Il consiglio di amministrazione che gestisce la struttura, presieduto da Aniello Di Vuolo, ha approvato una delibera che prevede la costruzione di due piani di box auto ricorrendo alla formula della finanza di progetto. Uno dei piani resterà alla SS. Trinità. L’altro sarà affidato all’impresa privata che si aggiudicherà la gara per realizzare l’opera. “Non possiamo permettere che un luogo simbolo della città di Vico Equense venga brutalmente trasformato – dice Flora Beneduce -. Si tratterebbe di un affronto non solo all’arte, alla cultura e alla tradizione, ma anche all’intera comunità cittadina. Non si può speculare ignorando la storia. Inoltre, ritengo che la delibera del Cda dell’ente sia dannosa e inutile. Nella stessa area, infatti, insistono numerosi parcheggi interrati. Perché crearne altri deturpando l’immagine del paese? L’amore per i propri luoghi è un valore che noi del Popolo della Libertà difendiamo a spada tratta. I Club di Napoli e Provincia sono pronti a mobilitarsi per arrestare questi piani che mortificano la cittadinanza e devastano il territorio”.
Nessun commento:
Posta un commento
La qualità e l’efficacia del blog dipendono quasi interamente dai vostri contributi. Si raccomanda, perciò, attinenza al tema, essenzialità e rispetto delle elementari regole di confronto. I messaggi diffamatori, scritti con linguaggio offensivo della dignità della persona, razzisti o lesivi della privacy, pertanto, non saranno pubblicati.