Massa Lubrense - Nuova cementificazione nell’antica discesa della frazione di San Liberatore che dalla panoramica del Nastro d’Oro conduce all’omonima Punta San Liberatore a picco sul mare in zona B della riserva marina protetta di Punta Campanella ed in area sottoposta a vincolo ambientale e paesaggistico. Alla cementificazione di un lungo sentiero sterrato hanno assistito in diretta i volontari del wwf sezione penisola sorrentina con il presidente Claudio d’Esposito che ha tentato invano di richiamare sul posto le forze dell’ordine. A chiamare gli ambientalisti è stato un gruppo di turisti che mentre si recava al mare si è ritrovato a camminare in una colata di cemento fresco. Dal comando di polizia municipale di Massa Lubrense i caschi bianchi hanno risposto che per carenza di personale non sarebbero potuti intervenire subito, mentre dalla compagnia dei carabinieri il centralino non ha potuto smistare in maniera immediata la chiamata a pattuglie al momento impegnate. Alla fine a sopraggiungere sul posto sono state le fiamme gialle della tenenza di finanza, anche se ancora una volta e per l’ennesima estate la strada è fatta. Da anni infatti gli ambientalisti lanciano allarmi per la folle, cementificazione che sta aggredendo uno degli angoli più suggestivi della penisola sorrentina raggiungibile da sempre, ancora per poco, unicamente a piedi e dove con il trascorrere degli anni sono sorti una moltitudine di manufatti privi di concessione edilizia e stabilimenti balneari improvvisati sulla proprietà del demanio marittimo. Dal 2003 al 2005 innumerevoli denunce hanno segnalato la realizzazione di percorsi pedonali scavati nella roccia nel tratto che da via Baccoli conduce al mare. E proprio via Baccoli è stata nel pomeriggio di ieri interessata da una nuova cementificazione in un punto dove, accuratamente nascosta tra la rigogliosa macchia mediterranea, i volontari del wwf hanno rinvenuto in piena attività una impastatrice per il cemento oltre ad un andirivieni di operai intenti a spianare il sentiero sterrato. All’arrivo della guardia di finanza le operazioni si sono immediatamente interrotte, nessun operaio si è fatto trovare sul posto, macchinari e materiali edili sono stati abbandonati. L’operato del wwf è comunque proseguito in un esposto inoltrato agli uffici di competenza per avere notato nella stessa zona anche l’esistenza di un manufatto e di altre opere realizzate su un rivo naturale. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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