Provincia di Napoli - Circa 700 incarichi affidati in sei anni, tra lavori, appalti, servizi e consulenze tecniche; circa 12 milioni (di cui uno e mezzo impegnati per l'anno in corso) spesi per realizzare progetti di sviluppo territoriale che – nella maggior parte dei casi – non hanno prodotto gli effetti sperati in termini di occupazione e crescita economica; decine di contratti d'area dai quali, pur usufruendo di sgravi fiscali e aiuti vari alle imprese, non sono scaturiti nuovi posti di lavoro; decine di aziende sono anzi fallite e hanno licenziato i rispettivi dipendenti. Sono i numeri relativi alle attività dirette e indirette della “Tess-Costa del Vesuvio”, la società nata nel 1994 (prima di subire una trasformazione per incorporazione di altre aziende) per svolgere il ruolo di agenzia di sviluppo dell'area vesuviana: dal sito internet si evince, infatti, che “è stata tra i primi soggetti in Campania a sviluppare una politica di concertazione, grazie all’attivazione di questo strumento della programmazione negoziata, al fine di promuovere e valorizzare le vocazioni del territorio attraverso uno sviluppo sostenibile orientato alla qualità”. Ma, nell'arco degli ultimi sei anni, sono stati stanziati circa 12 milioni di euro per diverse attività tra cui: realizzazione dei contratti d'area; servizi di comunicazione tramite un periodico istituzionale, una televisione e un sito internet; marketing territoriale; costruzione di nuovi porti; progetti di formazione. Il dato oggettivo è che molte opere, nonostante i fondi regionali ed europei stanziati, sono ancora ferme: emblema dell'immobilismo sono in particolare la vasca di alaggio di Torre Annunziata (un'area marina protetta necessaria al varo delle imbarcazioni, il cui stallo ha a frenato lo sviluppo delle aziende nautiche, per la cui realizzazione sono stati spesi circa 300mila euro in cinque anni) e il capannone dell'area Metalfer (azienda siderurgica fallita) per cui Tess ha garantito il reimpiego di 75 unità lavorative ma ha pagato solo oneri di progettazione e ottenuto la cassa integrazione dalla Regione. Numerose le consulenze affidate dal 2004 ad oggi: tra i recordman figura l'economista vicino alla Cgil, Ugo Marani - presidente dell'Ires, l'Istituto regionale di ricerche economiche e sociali della Campania - beneficiario di oltre 200mila euro per curare diversi progetti tra i quali “Comment” (28mila euro per un anno e mezzo finalizzato a far incontrare domanda e offerta nel mondo del lavoro), “Nuova Convenzione Quadro” (45mila euro per un anno), 40mila euro per “Automotive” a cui si è dedicato per sette mesi; destinatario di numerosi incarichi in questi anni è stato anche un altro professore universitario, l'urbanista di estrazione comunista Fabrizio Mangoni (60mila euro per soli nove mesi sul progetto “Giardini nel tempo”, per esempio); nel 2008 è stato finanziato il servizio navetta del Citysightseeing per il percorso Castellammare di Stabia-Pompei per una cifra complessiva di 170mila euro; non mancano affidamenti a personalità politiche come l'ex assessore provinciale Luca Stamati (50mila euro per un anno dedicato al tema “Governance dei rifiuti) o collaboratori di politici come Giuseppe Napolitano e Antonio Siciliano, staffisti dell'ex assessore regionale alle Attività Produttive Andrea Cozzolino. Tutta ancora da verificare l'efficacia del progetto per la vivibilità di Torre Annunziata per cui la Tess ha stanziato a inizio 2010 ben 130mila euro circa e quello per la sicurezza a San Giorgio a Cremano costato finora 48mila euro. (Boris Mantova e Carlo Porcaro il Velino Campania)
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