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venerdì 4 giugno 2010

Cesaro raddoppia lo staff

Provincia di Napoli - Crisi o non crisi, il presidente della Provincia di Napoli Luigi Cesaro raddoppia lo staff schierato sul versante informazione. A piazza Matteotti già lavorano due professionisti: Massimiliano De Francesco (ha firmato nel luglio 2009) e Espedito Pistone (ottobre 2009); e una pubblicista: Lina Maiello, in servizio dallo scorso dicembre. Da fine maggio, e fino al 31 dicembre 2010, sono in servizio altre due professioniste poste alle “dirette dipendenze del presidente” Cesaro: Maria Cava e Carmen Fimiani, appena confermata nel consiglio direttivo dell’Associazione napoletana della stampa. La prima, assegnata all’assessorato all’Edilizia scolastica della Provincia retto fino ai primi di marzo da Luigi Muro, poi dimessosi per partecipare senza successo al voto per le Regionali, ha un contratto di “collaboratore esterno a tempo parziale al 50 per cento”; la seconda ha invece un contratto a tempo pieno ed è stata assegnata all’assessorato alla Sicurezza e legalità guidato fino al 4 marzo da Franco Malvano, sceso in campo, ma non eletto, nella competizione per il rinnovo del consiglio regionale. Novità anche per il ruolo delicato del portavoce: dopo due incarichi brevi esce di scena Silvio Campione; prende il suo posto Roberto D’Antonio. Napoletano, cinquantadue anni ad agosto, maturità classica all’Umberto, studi di Scienze politiche avviati e subito interrotti, D’Antonio ha cominciato alla fine degli anni settanta a Telenapoli e per trenta anni ha lavorato nelle emittenti partenopee, con esperienze a Canale e Teleoggi, ma soprattutto a Canale 34, dall’esordio nel ’78 quando il proprietario era Tullio Cerciello, il direttore Lodovico Greco e il responsabile dei servizi giornalistici Enzo Giustiniani, fino ad oggi con Giulio Germaniesi, che dal 1980 è l'editore della tv, realizzando una serie di programmi di approfondimento giornalistico, anche sul versante calcistico: da Dossier Napoli a Sud, da Number two fino all’ultimo, Napoli, Italia in onda dal 2006 a oggi. In questo lungo arco di tempo ci sono stati anche tre anni come programmista regista alla Rai (“insieme a me c’era Carlo Verna, poi Carlo fece causa ed è rimasto”), otto da addetto stampa dell’Ente Mostra d’Oltremare con i presidenti Camillo Federico e Giulio Albano e due premi (“ci tengo molto”): cinque anni fa il premio Giancarlo Siani e nel 2008 il premio Ilaria Alpi. Perché salta Campione e perché arriva D’Antonio? Alla prima domanda dovrebbe rispondere Cesaro, alla seconda risponde Roberto D’Antonio: “cercavano un professionista che ampliasse la comunicazione della Provincia e ha fatto il mio nome il sondaggista Antonio Noto, che ha lavorato con me la prima volta oltre quindici anni fa alla trasmissione Sud. A fine maggio ho firmato l’accettazione, ma l'incarico sarà operativo soltanto dopo l’esaurimento di tutti i passaggi burocratici”. Il contratto di Campione prevedeva paletti singolari, come “l’utilizzo di attrezzature tecniche personali” e una presenza saltuaria in sede, paletti dettati dalla causa di lavoro per centinaia di migliaia di euro promossa contro l’ente di piazza Matteotti da Angelo Cirasa, portavoce dei presidenti di centro sinistra Amato Lamberti e Dino Di Palma. “Se si punta a una comunicazione di alto profilo – dice D’Antonio – è evidente che nel mio contratto ci saranno modifiche significative”. (Iustitia.it)

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