Sorrento - Un protocollo d’intenti per la protezione dei fondali del mare della Costiera che sia sottoscritto da quanti, a qualsiasi titolo istituzionale e personale, intendano impegnarsi nella difesa dell’ecosistema marino. È questa la proposta avanzata da Cecilia Coppola, fondatrice e presidente dell’associazione culturale Cypraea, in occasione dell’inaugurazione della mostra sul mare e del successivo convegno sull’agricoltura e la pesca, tenutisi ieri presso l’istituto polispecialistico «San Paolo». Si tratta di un’idea lanciata già nel lontano febbraio 1996 nel corso di una serie di convegni scientifici sul mare, che incontrò subito il favore, tra gli altri, di giornalisti del calibro di Oriana Fallaci, Piero Angela e Massimo Milone. A quattordici anni di distanza, l’aumento esponenziale dell’inquinamento marino in penisola sorrentina e la conseguente necessità di risvegliare una forte e consapevole coscienza ecologica impongono un rilancio di quella proposta, specialmente in concomitanza con l’inizio della stagione turistica. «Il mare della Costiera – si legge nel documento – ha sempre costituito un punto di richiamo per il navigante ed il turista, che colgono le ricchezze presenti in questo luogo e ne ammirano angoli incantati da vivere e da non sciupare». Questo il presupposto fondamentale del protocollo, del quale l’associazione Cypraea intende promuovere la sottoscrizione innanzitutto da parte dei rappresentanti delle istituzioni, affinché attuino politiche concrete di tutela del tratto di mare che bagna la penisola sorrentina, e poi delle associazioni giovanili, perché adottino e diffondano uno stile comportamentale più attento e responsabile nei riguardi dell’ambiente marino. «La storia del mare – precisa Cecilia Coppola – è la stessa storia dell’uomo, che da sempre ha trovato nell’acqua la principale fonte di sostentamento: è per questo che le generazioni contemporanee devono adoperarsi per conservare e proteggere questo bene comune di inestimabile valore». (Ciriaco M. Viggiano il Mattino)
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