Sorrento - E’ di nuovo allarme mare inquinato con centinaia di cittadini e soprattutto turisti sconcertati davanti all’impressionante fenomeno che l’altro giorno ha interessato lo specchio d’acqua di Marina Piccola dove attraverso le pompe di sollevamento sversano i depuratori della società Gori spa che si occupa della gestione delle risorse idriche della penisola sorrentina. Uno spettacolo indegno e puzzolente che ha fatto storcere il naso alle carovane di turisti in attesa ed in arrivo al molo di attracco degli aliscafi diretti verso Capri. Le enormi chiazze schiumose che si erano estese tra la banchina e la scogliera hanno fatto addirittura accorrere centinaia di cefali proverbialmente dediti a banchetti costituiti da materiali provenienti da reflui fognari e che nei prossimi giorni saranno oggetto di cattura da parte di novelli pescatori. Ancora una volta gli ambientalisti del wwf, allertati come in episodi analoghi da turisti e non dalle competenti autorità, sono intervenuti per documentare l’accaduto abbandonando quasi del tutto però la speranza di interventi immediati da parte degli enti di competenza. Oramai è chiaro, le bellezze della penisola sorrentina sono in mano ad incompetenti ed anche per quest’anno, alle porte dell’estate, il mare del golfo rischia di trasformarsi in una cloaca di rifiuti. Dovrebbero scattare i divieti di balneazione su diverse zone sottocosta della penisola sorrentina ed invece le analisi dell’Arpac, che giunge inesorabilmente con giorni di ritardo rispetto al momento in cui si verificano gli episodi di inquinamento, diffondono notizie rassicuranti circa lo stato di salute del mare della costiera. Ma la verità nascosta appare invece chiara ai turisti che dopo avere scattato foto souvenir preferiscono immergersi unicamente nell’acqua cristallina delle piscine degli alberghi che li ospitano. Qualche stabilimento annesso a strutture alberghiere ha dovuto addirittura assumere personale che si occupi esclusivamente della pulizia giornaliera dello specchio di mare compreso nelle pertinenze degli alberghi. Lo scandalo è pressoché continuo con fenomeni di inquinamento che si verificano spudoratamente durante le ore pomeridiane ed in assenza di particolari condizioni meteorologiche. La penisola sorrentina, rinomata nel mondo per le storiche mete estive, rischia di diventare una vecchia cartolina che non è più in grado di offrire il suo mare incontaminato. La soluzione è unica. Che vadano via gli incompetenti perché la gente, i cittadini, i contribuenti, rivogliono il loro mare ed il rispetto dell’ambiente. Gli ambientalisti continuano a rimanere fiduciosi nell’operato della magistratura ma appare davvero intollerabile che da anni, ora anche in estate, si verifichino sempre gli stessi incresciosi incidenti che hanno raggiunto picchi di evidenza innegabili. Il silenzio oscura la realtà ed oggi anche l’immagine di un territorio che vive solo di turismo dove gli unici a stringere affari d’oro sono coloro che fatturano crimini ambientali. (Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)
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