Sorrento - Non c’è ancora nessuna traccia, negli ospedali riuniti della penisola sorrentina, dei medici che dovrebbero consentire di superare l’emergenza di organico. Due settimane fa, nel corso di un incontro con i sindaci della costiera, il neo commissario straordinario dell’Asl Napoli 3-Sud, Ernesto Esposito, aveva assunto un preciso impegno: «Entro una settimana cinque anestesisti-rianimatori, due ortopedici, un radiologo ed un adeguato numero di infermieri saranno trasferiti presso le strutture sanitarie di Sorrento e Vico Equense». Promessa disattesa considerato che dalla scadenza prevista sono trascorsi altri sette giorni ed ancora nessuno dei camici bianchi è entrato in servizio nei due presidi ospedalieri. A questo punto ci si chiede cosa dirà il commissario Esposito ai sindaci della penisola sorrentina durante il prossimo summit fissato per oggi. Nel corso dell’incontro il manager sottoporrà ai primi cittadini il programma per la riorganizzazione delle risorse, che dovrebbe contemplare l’abolizione delle doppie unità operative tra i due presidi costieri: medicina e chirurgia. Ma l’attenzione degli amministratori locali resterà focalizzata sull’emergenza considerato che, come ha precisato il primo cittadino di Sorrento e portavoce del comitato dei sindaci, Giuseppe Cuomo, «è ora di risolvere i problemi e, in prospettiva futura, di riportare la sanità ai livelli di eccellenza di un tempo. Senza inutili campanilismi e garantendo il diritto alla salute di cittadini ed ospiti». Diritto alla salute messo in discussione a causa della carenza di personale. Dallo scorso 19 maggio la direzione sanitaria degli ospedali riuniti della penisola sorrentina è stata infatti costretta ad imporre lo stop agli interventi chirurgici a causa della mancanza di anestesisti-rianimatori. Situazione che persiste ancora oggi considerato che nelle sale operatorie vengono garantite solo le emergenze. Per avere un’idea della portata del problema sono sufficienti solo due numeri: 7 e 9. Il primo è relativo agli anestesisti attualmente in servizio tra i due presidi costieri, mentre il secondo si riferisce agli stessi specialisti che nel corso degli ultimi anni hanno chiesto e ottenuto il trasferimento presso altre strutture sanitarie della regione. Intanto la sezione peninsulare del Tribunale per i diritti del malato, attraverso il proprio portavoce Giuseppe Staiano, denuncia «la paralisi del reparto di rianimazione, del pronto soccorso e delle sale operatorie a causa della mancanza di medici ed infermieri». Il tribunale sta inoltre raccogliendo adesioni su Facebook per una protesta da attuare nelle prossime settimane contro lo stato di abbandono della sanità pubblica in penisola sorrentina. (Massimiliano D’Esposito il Mattino)
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