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martedì 15 giugno 2010

Recupero relitto aereo

Vico Equense - Più lunghe del previsto le operazioni per recuperare dal fondo del mare il relitto dell’aereo ultraleggero precipitato la domenica del 6 giugno scorso con all’interno il corpo del pilota, Mario Maresca, 63enne di Meta di Sorrento rimasto intrappolato nell’abitacolo. Il relitto era stato individuato sabato pomeriggio dopo una settimana di estenuanti ricerche che hanno visto impegnate nello specchio d’acqua tra Seiano di Vico Equense e Meta di Sorrento le motovedette della guardia costiera, vigili del fuoco, carabinieri, fino al momento in cui il sonar dei mezzi di soccorso della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia ha riconosciuto a circa 100 metri di profondità e ad un miglio di distanza dalla costa la sagoma dei resti dell’ultraleggero. Ulteriori riscontri visivi hanno confermato la presenza nell’abitacolo dell’aereo del corpo di Mario Maresca ancora allacciato al sediolino di pilotaggio. Per le operazioni di recupero, coordinate dal comandante Demetrio Antonio Raffa della capitaneria di porto di Castellammare di Stabia, il comando portuale di Napoli ha messo a disposizione una unità navale di appoggio. L’intervento è però condizionato dalle correnti marine che proprio nella giornata di ieri hanno aumentato la loro forza in virtù di un vento di gregale che ha soffiato fino a tarda sera. “Stiamo facendo il possibile, spiega il comandante Demetrio Antonio Raffa, ma stiamo combattendo contro condizioni meteo marine contrarie che non permettono ai mezzi di soccorso di raggiungere il punto prefissato per agganciare il relitto dell’aereo nel cui interno riposa il corpo di Mario Maresca. Le condizioni sono accettabili in superficie ma a 100 metri di profondità le enormi masse di acqua sospinte dalle correnti stanno mettendo in difficoltà anche l’unità navale di appoggio giunta dal porto di Napoli. Resteremo sul posto fino al tramonto, comunque, se le condizioni lo permetteranno chiuderemo le operazioni di recupero oggi stesso”. Al momento, però, sono proprio le avverse condizioni meteo marine ad intralciare le operazioni per l’aggancio del relitto dell’ultraleggero individuato dal side scan sonar, lo strumento che aveva inizialmente segnalato il luogo dove l’ultraleggero si era inabissato. Domenica mattina la guardia costiera ha in seguito utilizzato il rov, una seconda apparecchiatura che lavora su fasci ottici dotata di una microcamera digitale oltre ad un braccio robotizzato. Grazie a tale strumento la capitaneria di porto ha potuto dare conferma della presenza all’interno dell’abitacolo del relitto del corpo del pilota Mario Maresca. Le operazioni si concluderanno presumibilmente oggi con l’unità di appoggio che trascinando il relitto verso fondali più bassi consentirà l’intervento dei sommozzatori. (di Vincenzo Maresca il Giornale di Napoli)

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