Vico Equense - Dopo una annata travagliata il presidente del Vico Equense Nello Savarese sta riflettendo sul futuro della società azzurro oro. Sono molteplici gli scenari che si profilano agli occhi del patron equense. Il presidente sta sfogliando la margherita in vista delle scadenze burocratiche per iscrivere la squadra alla prossima stagione nel campionato si serie D dopo la retrocessione che si è materializzata la scorsa domenica a Liri. A palla ferma il massimo dirigente ripercorre gli ultimi novanta minuti della stagione più bella e storica della sua gestione, ma conclusa nel peggior modo possibile «Ancora una volta siamo stati penalizzati dagli episodi – inizia Savarese – purtroppo abbiamo ancora una volta sbagliato quello che non si doveva e alla fine l’Isola Liri ha festeggiato la salvezza ai nostri danni». La cosa peggiore però per il Vico ancora deve arrivare. Infatti in un incontro con i suoi più stretti collaboratori, avvenuto ieri pomeriggio, l’attenzione è il silenzio sono calati quando il massimo dirigente aequano ha espresso la sua volontà di lasciare tutto. «Non posso più andare avanti – le prime parole di Savarese – purtroppo da solo non riesco a continuare nel calcio». Una stagione tutto sommato abbastanza esosa per il Vico con spese che si aggirano intorno al milione di euro. Il desiderio della sfida ha sempre portato il presidente a voler puntare in alto conquistando palcoscenici molto importanti per la squadra di una delle città più grandi della penisola, ma a tirare le somme forse lo sforzo profuso non è valso l’attenzione dell’imprenditoria locale «Ho sempre avuto delle promesse – continua Nello - da parte di persone importanti a Vico che manifestavano in periodi di euforia la voglia di darmi una mano per continuare nel calcio, poi non si è mai concluso nulla ». Il termine per la presentazione delle garanzie richieste dalla federazione di D è abbastanza lontana, il 10 luglio, ma sembra già tracciata la strada che porterà alla scomparsa del calcio a Vico Equense. «Il titolo sportivo è un patrimonio della città e per questo se non ci saranno novità lascerò il titolo al sindaco che potrà attivarsi per trovare delle alternative », questo il Savarese pensiero. Lo spettro di veder il titolo viaggiare in direzione Torre Annunziata sta svanendo, così come l’intervento di Gambardella in aiuto del massimo dirigente equano: «Non credo che ci saranno novità sul piano di cessione del titolo sportivo a Torre Annunziata – dice Savarese – e allo stesso tempo non ho più sentito la famiglia Gambardella per cui l’avventura sembra giunta davvero al capolinea ». L’appello finale di Savarese è rivolto all’imprenditoria locale «Se sono di impiccio per qualcuno che vuole rilevare il Vico io mi faccio da parte per il bene della squadra, ma chi vuole si faccia avanti e io passerò la mano senza colpo ferire». Sul fronte squadra in tanti sono pronti a spiccare il volo con la retrocessione si svincolano in tanti, Armellino e Munao sono già pronti con le valigie in mano per restare, almeno loro, fra i pro. (di Josè Astarita il Roma)
Un milione di euro per un solo campionato???
RispondiEliminaMa vergognati, con quella cifra (ma anche meno) ci sponsorizzavi 3 squadre di basket, 3 di pallavolo, una squadra di atletica e una di pallanuoto. E ti rimanevano pure i soldi.
Mal te ne incoglie però, retrocedi.
Giusta punizione.
Accussì 't mpar